LIBRI ILLUSTRATI – Silvia Roncaglia/Gek Tessaro – Filastrocche per un anno una al giorno (Lapis)

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Titolo: Filastrocche per un anno una al giorno

Autore: Silvia Roncaglia/Gek Tessaro

Casa Editrice: Lapis Edizioni

Caratteristiche: 14 x 16 cm., 376 pag., colori

Prezzo: 17,50 €

ISBN: 9788878748484

Velocità irrefrenabile che si respira pagina dopo pagina attraverso trecentosessantasei filastrocche composte ed elaborate con una facilità spiazzante, ma carica di sorprese. Snocciolate, un passo dopo l’altro, queste composizioni in versi si fanno apprezzare per lo studio naturale che coinvolge l’intero libro e per un desiderio innato di comunicare, nella semplicità, significati che si aprono e tendono a trovare radici profonde nella sollecitudine e nel costante nostro esistere.

Silvia Roncaglia ci regala, per Lapis, una raccolta di filastrocche di vario genere. Sono piccole poesie che sanno recuperare temi e tempi. Sanno recuperare ed essere soggetto portante per ulteriori elaborazioni che hanno e portano con sé il profumo delle stagioni, della rotazione del tempo, dell’esistere. Diventano esse stesse protagoniste dei nostri giorni nel farsi leggere, nel farsi assimilare per poi diventare mondi concentrici, sbilenchi, divertenti, riflessivi.

Le immagini di Gek Tessaro sono ovviamente tantissime e di conseguenza poco elaborate, ma nel loro essere elementari dipingono bene la scena, la contestualizzano creando un’  unione indissolubile con la parola che diventa immagine e viceversa, per un risultato d’insieme che ben si sposa con la tipologia di testo narrato in un cerchio bellissimo che sembra non avere fine.

Filastrocche per un anno è un libro da sfogliare giorno dopo giorno, magari poco prima di dormire o al risveglio. Ricorda a tutti gli adulti che anche loro una volta sono stati bambini. Ricorda a tutti i bambini che i sogni fanno sempre rima con fantasia e che c’è sempre tanto tempo per un sorriso in questa vita.


Per info e per acquistare il libro:

https://www.edizionilapis.it/libro/9788878748484-filastrocche-per-un-anno

Alice Tambourine Lover – Forse non sei tu (Go Down Records)

Psichedelia concentrica in divenire conturba gli stati d’animo più oscuri all’interno di una notte buia e illuminata dai lampioni. Una notte dove pallide visioni prendono il sopravvento per colorare di bellezza mai gridata il cielo sopra di noi. Gli Alice Tambourine Lover, duo bolognese sulla scena underground italiana dal duemilaundici, ci regalano un mini EP piccolo piccolo con due pezzi, nel vinile uno per lato, Forse non sei tu nella parte A e una rivisitazione della bellissima Vorrei incontrati di Alan Sorrenti nell’altra parte oscura della luna a creare una sorta di rincorsa alle visioni oniriche di paesaggi crepuscolari dove amori che non si possono avere si fondono nel cercare la propria strada verso casa. Questa piccola prodezza fuori dal coro è un abbaglio di luce che regala una sorta di destabilizzazione. Un dischetto intimo e conturbante carico di sfumature che colpiscono al cuore.


Marco Sanchioni – La riscossa del cuore (Manchild)

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "Marco Sanchioni La riscossa Lariscossa.delcuore del"

Rock d’autore tempestato di distorsione ponderata per il nuovo disco di Marco Sanchioni ad intraprendere un percorso di adesione totale alla musica e alla vita che si può esplorare all’interno di un viaggio chiamato amore e interessato dalla continua ricerca melodica sovraesposta alle intemperie di questi giorni. Le dodici canzoni proposte sono l’esigenza introspettiva di esplorare l’animo umano sotto diverse sfaccettature rapportando il vivere raccolto all’interno di questa società in bilico tra l’essere e l’avere. Forme mai disciplinate di canzoni che guardano oltre le possiamo trovare in pezzi come il singolone La verità, Canzone della nuova realtà, Il vecchio mondo (e quel che resta), Logica e follia e Animico nel finale. Brani che ricoprono l’etere di speranza per un album a tratti gridato, a tratti più raccolto e meditativo in un sodalizio unico e necessario con quel qualcosa chiamato vita che ci troviamo ad affrontare giorno dopo giorno.


DeaR – Out of Africa (Egea Music/Music Force)

Dopo l’importante lavoro, recensito su queste pagine, New roaring twenties/Human decision required, torna DeaR, all’anagrafe Davide Riccio, compositore che trova nella metamorfosi interiore un punto d’attracco di sicura efficacia e bellezza. Out of Africa è un disco complesso. Un album che non si accontenta. Un substrato di sabbia, suoni, mescolanze a ricoprire il mondo per come lo conosciamo di sostanza vitale pronta a strabordare, pronta a rincorrere, dentro di noi, quel pezzo di cielo da interiorizzare e colorare. Un album che affascina, pregno di musiche. Un disco che trova nell’espressività del nostro sperimentatore un abbaglio per cercare una nuova strada, una via nuova di comunicazione in simultanea con gli stati d’animo del nostro io. La title track, I am from Babylon, Tigritude, Mozambique, Love of the solitude, No words again sono impressioni a comporre, nella tavolozza del continente primordiale, il nostro venire al mondo.


Dance floor closed – Top 10 (Music Force/Egea Music)

Top 10 - Dance Floor Closed - CD | IBS

Musica dance a raccontare di questa realtà tra sali scendi di spessore che ricoprono la pista, ricoprono l’etere di lustrini e luci per dare nuovo significato alla vita che stiamo vivendo. Il disco del duo toscano formato da Gianni Mini e Simone Serotti concentra l’attenzione all’interno di un mondo in continua evoluzione che qui, attraverso uno stile ridondante, ma di sicuro effetto, ci porta alla scoperta di un’elettronica fatta per ballare, fatta per pensare. Dance floor closed sembra parlare di questi tempi incerti, lo fa con un linguaggio sincero inglobato nella quotidianità. Dieci pezzi più tre remix. Da Count on me fino a Best Decade troviamo un universo in continua evoluzione. Non un universo sognante, ma piuttosto un universo cangiante e finalizzato a stupire con gusto.


Max Casali – St3rzo (Music Force/Egea Music)

Terzo album per il cantautore romano che impacchetta per bene un disco che parla di quotidianità mai sopita e pronto a contrastare con le parole le debolezze di questo periodo in declino. Le canzoni di Max Casali si fanno tangibili e parlano, attraverso un’essenza naif, di tutto ciò che spesso lasciamo in disparte, delle nostre paure, di ciò che abbiamo vinto e di ciò che inesorabilmente abbiamo perso nella vita. St3rzo è un album verboso, fatto di prosa, quasi a superare il senso musicale. Pezzi come Segnali di noi(a), Bulli e rupe, Il de(re)litto perfetto, Il resto manc(i)a giocano con i termini, si sciolgono, aprono a nuove aspirazioni cercando sempre e comunque una propria strada da seguire, una via di ritorno dal frastuono di ogni giorno. St3erzo è un album semplice, ma nel contempo carico di spunti e di riflessioni che sottolinea ancora una volta l’importanza intrinseca e reale di un cantautore come Max Casali; un musicista capace di trovare, nelle curve della nostra realtà, il rettilineo vincente.


Del norte – I was badger than this (Autoproduzione)

I Was Badger Than This

Lo-fi che attinge dagli anni novanta in una ricerca sostanziale di espressività malinconica, a tratti spontanea che ingloba l’immediatezza in una formula power trio che si lascia ascoltare. Tornano i Del norte con una produzione capace di proiettarci indietro di almeno venti/trent’anni alla ricerca di un suono incrociato tra primi Verdena, Smashing Pumpkins, Dinosaur Jr. Un condensato esistenziale ben suonato quindi. Una voce affogata nella rumorosità della batteria, nel fragore della chitarra, per un risultato d’insieme notevole che si esprime attraverso un supporto desueto, un’audiocassetta, ma capace di esprimere al meglio un pensiero. I was badger than this si muove attraverso pezzi simbolo come Half moon + Punch, Nora is having a shower, Nothing behind the sunglass, Press start, Sycamore grove. Un insieme di pezzi che suonano a bomba a ricoprire di sostanza  numerose, asettiche, produzioni odierne.