Alice Tambourine Lover – Forse non sei tu (Go Down Records)

Psichedelia concentrica in divenire conturba gli stati d’animo più oscuri all’interno di una notte buia e illuminata dai lampioni. Una notte dove pallide visioni prendono il sopravvento per colorare di bellezza mai gridata il cielo sopra di noi. Gli Alice Tambourine Lover, duo bolognese sulla scena underground italiana dal duemilaundici, ci regalano un mini EP piccolo piccolo con due pezzi, nel vinile uno per lato, Forse non sei tu nella parte A e una rivisitazione della bellissima Vorrei incontrati di Alan Sorrenti nell’altra parte oscura della luna a creare una sorta di rincorsa alle visioni oniriche di paesaggi crepuscolari dove amori che non si possono avere si fondono nel cercare la propria strada verso casa. Questa piccola prodezza fuori dal coro è un abbaglio di luce che regala una sorta di destabilizzazione. Un dischetto intimo e conturbante carico di sfumature che colpiscono al cuore.


Alice tambourine lover – Down below (Go Down Records)

ALICE TAMBOURINE LOVER - Down Below

Duo bolognese in grado di scaldare territori abissali e accostare musica di gran pregio con qualcosa di più terreno, necessario, indispensabile. Tornano dopo quattro anni gli Alice tambourine lover con una musica che parla direttamente al cuore tra refrain indimenticabili e canzoni che fanno presa al primo ascolto. Down below è una discesa necessaria verso che ci portiamo dentro. Una sintonia di musica accarezzata e pronta a virare di prepotenza mai esclusa all’interno di un folk psichedelico ammaliante e intrigante. I pezzi proposti sono elucubrazioni sonore, pensieri in dissolvenza che alternano arte e sudore. Otto canzoni in grado di attraversare deserti mistici e approdare all’interno di scatole concentriche ricche di rimandi alla scena ’90 per un risultato d’insieme che abbandona i fasti e la brillantezza per abbracciare il ruvido profumo di questa terra. Down below è un gesto d’amore, una carezza vulcanica nella notte più scura.


Alice Tambourine Lover – Like a Rose (GDRecords)

Cantautorato d’altri tempi che si fa respiro internazionale tra gli anfratti dell’isola di Wight, tra la terra dei fiori umani che lanciavano messaggi di pace e comprensioni sonore che si accontentano di rimembranze acustiche, stilisticamente convogliate in un leggiadro passare di petalo in petalo.

Una foto d’altri tempi, una foto in bianco e nero, una cornice e la semplicità nella bellezza, la bellezza nella semplicità, che ha segnato un’epoca, che ha segnato il cammino lungo scoscese opere di misericordia e naturalezza conclamata, ma non esibita, un essere naturale che si fa scovare come perla oceanica là, nei profondi abissi.

Alice tambourine lover è tutto questo e Like a rose ne è l’esemplificazione più facile e intuitiva per entrare nell’universo del duo bolognese, capace di prodezze leggere tra sognanti melodie anni ’70 che non disprezzano acustici più moderni, Kings of Convenience su tutti.

E’ un disco che si fa ascoltare, un album di racconti segnati sulla carta indelebile, pieno di ricordi e personificazioni, parti inevitabili di noi che vanno a ricadere sul futuro che verrà.

Otto tracce delicate che parlano di introspezione malinconica e di forte coraggio, quel coraggio di presentarsi ad un pubblico con uno strumento acustico, senza far troppo rumore e facendo della scoperta collettiva un ponte tra passato e futuro, che non rinnega le proprie origini, ma che distoglie lo sguardo verso il troppo inutile che ci coinvolge, per ritornare all’essenza delle cose.