Jalan Nx & OG Samardo – L’uomo isola (Jalan Beats)

Jalan Nx - Recensione - L'uomo isola feat Og Samardo (Rap, Hip-Hop, R&B)

Suoni di strada a concentrare l’etere di veridicità. Suoni marcati, metropolitani che non cercano di certo mezze misure o le vistose pubblicità di questi tempi infami. No, OG Samardo prodotto da Jalan Nx ci fa ascoltare una prova urbana che mescola in modo pensato e ragionato un rap di sostanza, un rap a trazione anteriore che non si limita al compitino, ma promuove una visione d’insieme da estrapolare lungo gli spazi siderali delle nostre città abbandonate. L’uomo isola è l’inno introspettivo e interiore dello stesso artista. Un miscuglio eterogeneo di vissuti che danzano in pezzi come Vampiri energetici (Marea), Sick led, Importa a creare una comunione d’insieme che si affaccia alla modernità e regala pezzi strumentalmente ben arrangiati in beat compositi e in evoluzione. Il disco di Jalan Nx & OG Samardo racconta di spazi che sentono il bisogno di ritornare nostri, racconta di una contemporaneità basata sul senso di appartenenza, lontana dal traffico congestionato della pubblicità patinata di tutti i giorni.


Banda POPolare dell’Emilia Rossa – La goccia e la tempesta (Autoproduzione)

Streaming: Banda POPolare dell'Emilia Rossa - Album - La Goccia e la Tempesta (Cantautore, Progressive, Folk)

Una sorta di prog punk rock di un’Emilia paranoica che attinge linfa vitale tra le tempeste quotidiane e ingaggia un duello aperto con la contemporaneità, con i fatti che ci coinvolgono giorno dopo giorno. La banda POPolare dell’Emilia Rossa ci regala La goccia e la tempesta, un album dedicato a Lorenzo Orsetti caduto in Rojava nel Marzo del duemiladiciannove lottando e combattendo contro l’isis. Un album carico di pathos e forte capacità espressiva nel creare un caleidoscopio di esigenze che rendono la proposta eterogenea spaziando dal classico cantautorato di protesta fino alla definizione di un vero e proprio concept dove elementi del passato e del presente si fondono per dare vita a chi vita non ha, più. La goccia e la tempesta è un disco di memoria e attualità. Le lotte portate in musica dalla Banda POPolare dell’Emilia Rossa sono luce ed energia per questi tempi oscuri, per questi tempi da rifare, lotte necessarie per comprendere il senso del nostro cammino.


Nidoja – Nidoja (Autoproduzione)

L'immagine può contenere: cibo

Elementi scomparsi e di abbandono. Elementi di pura energia mistica che si fondono con un’introspezione basilare capace di penetrare la carne fino al cuore in una sorta di energia viscerale che abbraccia i continenti, le ambientazioni del nostro tempo, la fame di cultura, il desiderio di comprendere qualcosa che va oltre il conosciuto. Il disco dei Nidoja abbraccia la musica mediterranea in modo sostanziale. Una sorta di world music sperimentale dove un violoncello e delle percussioni cercano di ricreare elementi di puro estetismo. Una specie di colonna sonora per i mari del sud dove la grazia essenziale di una musica senza confini si dirama attraverso nove pezzi che diventano acqua che scorre, fuoco che divampa, luce che risplende nelle case. Un album composito che racchiude al proprio interno il magnifico suono di terre lontane dove lo scorrere lento del tempo è sinonimo di incanto.


Bacon’s Chaos – Macula (Scatti Vorticosi Records)

album Macula - Bacon's Chaos

Corre veloce il rock dei Bacon’s Chaos. Corre a tal punto da riuscire a mescolare in modo del tutto naturale ed espressivo un grunge sporcato dal garage. Una musica dirompente, cantata in italiano, debitrice degli anni ’90 e persistente all’interno di improvvisazioni sonore che lasciano, nella canzone, spazio alla musica, ai suoni, al tempo. Macula è una tavolozza di realtà. Uno schiaffo potente al perbenismo. Una sorta di stoner nostrano qui rappresentato grazie a cinque pezzi, di cui uno live, in grado di rappresentare al meglio un determinato momento, una determina situazione musicale. Nulla di nuovo certo, ma i nostri, quel poco che propongono in questo EP, lo propongono bene. C’è rabbia, disillusione, momenti di quiete e momenti più sostenuti. Un disco dove le ombre inghiottono la luce e dove la potenza roboante sembra non essere mai abbastanza.


Villa – L’etere (L’amore mio non muore – Dischi)

Roberto Villa - L'Etere / La Rinascita (2020, Vinyl) | Discogs

Incrociatori westernati che affondano radici nella tradizione musicale italiana degli anni sessanta in un turbinio emozionale di difficile interpretazione, ma straordinariamente ampio e appagante. Romantiche visioni per il 7 pollici di Villa. Un piccolo vinile con due brani totali, uno per lato, a riflettere introspezioni sonore in grado di attraversare il tempo per come lo conosciamo e affondare ricordi, attimi che non torneranno più. Il polistrumentista romagnolo ci regala una prova dal forte sapore malinconico. Una prova tangibile e reale dove la fisicità del supporto rende sicuramente più autentico l’ascolto. Archi, pianoforti, chitarre si intrecciano a creare immagini di mirabile bellezza in un sodalizio unico che dimentica la velocità della musica contemporanea addentrandosi nel cuore dell’ascoltatore con grande empatia, a tratti rivoluzionaria. L’etere è un disco che suona pieno e necessario. Un album da ascoltare e da amare dove l’amore per l’analogico esplode in tutta la sua mirabile potenza creando soltanto meraviglia.