IFasti – Tutorial (I dischi del minollo/Scatti Vorticosi Records)

album TUTORIAL I Fasti

Bruciare le tappe esistenziali per lasciare spazio a pugni nell’aria e scuotimenti verticali in grado di coniugare parlato e beat, parlato e rock in un sodalizio alla Massimo Volume che ingloba Il teatro degli orrori e i CSI diffondendo peripezie in evidenti fondamenti viscerali. Peripezie sovradimensionali che schiaffeggiano con potenza incontrollata un’energia diffusa a parlare di questa società sbagliata. Tutorial è un insieme di pezzi da meditazione suburbana capaci di attraversare in modo ruvido e sporco le strade di questa vita incompresa e mai pienamente raccontata. Un album sincero e oltretutto verboso a parlare di sinteticità nascosta e nel contempo capace nel partecipare ad un qualcosa di più grande e in via di definizione. Stupenda L’umanità migliore ad aprire il cammino. Ionoi, Lamore, Bomba, Meritiamo sono altre visioni di un pensiero condiviso. Un mondo capovolto, ma necessario. Un mondo qui raccontato con la poesia che nella metrica del racconto trova il proprio punto di svolta, il proprio angolo di cielo su cui atterrare.


Bacon’s Chaos – Macula (Scatti Vorticosi Records)

album Macula - Bacon's Chaos

Corre veloce il rock dei Bacon’s Chaos. Corre a tal punto da riuscire a mescolare in modo del tutto naturale ed espressivo un grunge sporcato dal garage. Una musica dirompente, cantata in italiano, debitrice degli anni ’90 e persistente all’interno di improvvisazioni sonore che lasciano, nella canzone, spazio alla musica, ai suoni, al tempo. Macula è una tavolozza di realtà. Uno schiaffo potente al perbenismo. Una sorta di stoner nostrano qui rappresentato grazie a cinque pezzi, di cui uno live, in grado di rappresentare al meglio un determinato momento, una determina situazione musicale. Nulla di nuovo certo, ma i nostri, quel poco che propongono in questo EP, lo propongono bene. C’è rabbia, disillusione, momenti di quiete e momenti più sostenuti. Un disco dove le ombre inghiottono la luce e dove la potenza roboante sembra non essere mai abbastanza.


77 Gianky Project – Non mi fermerò mai (Overdrive Records/Duff Records/Scatti Vorticosi Records)

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Punk imperterrito scavato al suolo con approccio evidente, sciolto e mai contorto, in voli pindarici stratosferici che si sposano poi con la nuda realtà abbandonando la quiete e sposando la caotica visione di una sostanza che vale molto più dell’apparenza. Continua a testa bassa la carriera multiforme del chitarrista dei Meat for dogs Giancarlo Capicotto in una prova coadiuvata da Eugenio Pullano al basso e Simone Matarese alla batteria, una prima prova dal sapore d’altri tempi che cerca sempre e comunque una direzione ostinata e contraria alla regola preimposta consentendo all’ascoltatore di entrare all’interno di un mondo fatto di materia lasciata a sedimentare e pronta a ricoprirsi di nuove ambizioni all’insegna di un testo immediato che fa subito breccia e convince. Non mi fermerò mai è un disco che nella sua omogeneità ricerca una parabola nel mondo delle illusioni ponendo, in modo tangibile, un riflesso di un tempo che non c’è più.