Ekynoxx – Gravità zero (Autoproduzione)

EkynoxX presenta "Gravità Zero"

Società cibernetica incapsulata in proiezioni fantascientifiche e pillole di elementi costruiti in una sorta di disco dance che tenta di attraversare la nostra realtà con particolare movimento circolare impresso nel costruire un concept che dai viaggi spaziali si adagia nel raccontare tutto questo mondo che ci gira intorno. Gravità zero è un ellisse che parla anche di piccole cose. Lo fa attraverso un elettro pop non troppo originale, ma debitore di un suono anni ottanta che risulta essenziale in modo predominante anche in questa nuova fatica. Sintetizzatori quindi a bomba, caschi interspaziali e pure sonorità asettiche nel ricercare un senso compiuto ai minimi movimenti del nostro essere vivi. Quattordici tracce che percorrono un mare da esplorare per palati affini ad un genere che oramai è sperimentazione tra manierismi e bisogno costante di raccontare il visibile.


Marquez – I vinti (Bluscuro)

Marquez - I Vinti (Bluscuro) -

La vera natura ricolma di speranza si inerpica in un disco che attraversa gli spazi siderali imprigionando la melodia e lasciando al vuoto che avanza un senso compiuto di mirabile bellezza. Marquez confeziona un disco da brividi. Una sorta di compendio necessario che attraversa l’oscurità incrociando i Radiohead, Paolo Benvegnù, Pieralberto Valli in una sorta di limbo di cantautorato elettronico pregno di lirismo e unicità dove i colori perdono il loro peso per lasciare spazio al nero accecante. I vinti narra di questi tempi. Marquez, all’anagrafe Andrea Comandini, intavola racconti, elementi di sconfitta e possibilità nuove di andare oltre la normale narrazione. Intavola un dialogo introspettivo con il proprio io e racconta di questa società malata partendo, in punta di piedi, con l’emozionante Albatros per poi prolungare visioni con La terra trema, I demoni/Interludio d’Ottobre, Il disgelo, la title track nel finale. Un concept che si fa scoperta e narrazione. Un album carico di contenuti che muta e si reinventa raccogliendo dall’abisso perle rare e preziose, forse troppo preziose per questi tempi infami. I vinti è un capolavoro.