Carlo Rizzolo – Four corners (VREC)

Carlo Rizzolo - Four Corners (Radio Date: 29-02-2024)

Viaggi mentali nell’America lontana, viaggi che diventano elemento essenziale per comprendere una poetica che si affaccia alla strada raccontando di momenti, ricordi, realtà e quotidianità che non ritorneranno più. Carlo Rizzolo ci regala un album sopraffino, elegante nella sua semplicità, ma complesso perché riesce a parlare, con disinvoltura, di attimi e sensazioni, di tavolozze colorate e imbrigliate in ciò che è stato. Sono canzoni che si lasciano accarezzare. Pezzi di sostanza che ricordano il Neil Young migliore in una sorta di bolla anacronistica che brilla di luce propria. Nelle tracce proposte entusiasmano la title track d’apertura, Sitting bull, Not only a father, ma anche brani della caratura di Mother nature, I’m a dreamer, a ricercare, nel diario di vita, quella polaroid scomparsa, un inno all’attesa, un sentire dolce amaro che abbraccia l’universo intero. In Four corners suonano, tra gli altri, Davide Pezzin e Davide Repele a sottolineare l’importanza di un disco che con disinvoltura si stacca nettamente dalle mode del momento, garantendo una qualità intrinseca davvero affascinante e unica.


Thomas Frank Hopper – Paradize city (VREC)

Thomas Frank Hopper “Paradize City” - Rock Nation

Strutture sovrapponibili intensificano visioni provenienti da paesi lontani che inevitabilmente si sposano con la concezione materica di un rock sporcato dal blues diventando pian piano punto imprescindibile con il mondo circostante. Ritorna il musicista belga Thomas Frank Hopper con un album fatto di canzoni inglobate in una poetica che cerca di costruire sostanziali elementi di rimando con una scena sempre in costante evoluzione. Un rock sporco e deciso, ricco di sfumature e non banale, ma che attira pezzi, frammenti di vita, ributtandoli al suolo per cercare nuove vie di fuga. Tribe, A song for the devil, la stessa title track, Dog in an alley sono solo alcuni dei punti imprescindibili di un disco fatto di tanta sostanza e di realtà. Un album che non si risparmia e che trova, nelle fessure riscoperte, la strada da seguire, il punto di fuga necessario.


LIBRI ILLUSTRATI – Marica Rocca/Arianna Alessi – Mi manchi una balena (Lapis Edizioni)

9788878749702-mi-manchi-una-balena

Titolo: Mi manchi una balena

Autore: Marica Rocca/Arianna Alessi

Casa Editrice: Lapis Edizioni

Caratteristiche: 21 x 26 cm., 32 pag., colori

Prezzo: 14,50 €

ISBN: 9788878749702

 

Concetto originale quello di adottare, come metro di misura, la grandezza degli animali. Metro per la distanza, a misurare i legami, l’appartenenza che ci rende inevitabilmente unici nel costruire carte geografiche interiori portandoci, in qualche modo, a quel livello di soggettività che ingloba lo straordinario che risiede in ognuno di noi.

Mi manchi una balena è una storia che racchiude significati utili nel delineare una vicenda divertente e ironica. Un racconto di fantasia che trova nei protagonisti, un rinoceronte e la sua inseparabile bufaga, la chiave per comprendere l’importanza delle relazioni e quel bisogno sempre vero e reale di colmare la mancanza con le parole e i gesti che ci portano ad essere gli animali sociali di una vita intera.

Il rinoceronte è troppo impegnato per valorizzare la sua compagna. La bufaga, del resto, ha bisogno di dire al suo amico quanto grande è il bene che prova per lui. Da questo continuo scambio di pensieri e dal contrasto narrato tra la dimensione fisica degli animali, nascerà un’intesa che porterà il lettore ad essere parte di un tutto accorpando sentimenti, sensazioni ed emozioni a ricreare meraviglia per gli occhi e per il cuore.

Marica Rocca fa della sintesi un punto perfetto di scrittura da cui far partire le immagini di Arianna Alessi, comunicative, queste, quanto basta, per conquistare i più piccoli, dando profondità ad una vicenda leggera e ispirata.

Uscito per Lapis Edizioni, Mi manchi una balena, è un illustrato che trasmette una condivisione di bellezza che parte dall’interno. Un nuovo e personale modo di concepire i rapporti interpersonali e sicuramente un cartonato d’autore che conosce e riconosce le coordinate del nostro esistere con e per gli altri.

Per info e per acquistare il libro:

https://edizionilapis.it/libro/9788878749702-mi-manchi-una-balena

FUMETTI – Filipe Melo/Juan Cavia – Ballata per Sophie (Tunué)

Titolo: Ballata per Sophie

Autore: Filipe Melo/Juan Cavia

Casa Editrice: Tunué

Caratteristiche: 320 p./Rilegato

Prezzo: 23 €

ISBN: 9788867905584

 

E le senti le note vibrare, attraversare il tempo e le consuetudini, in una costruzione che sfida il vivere per dare alla luce e alla vita stessa un senso diverso, pieno, inclusivo, nel dipingere un fumetto che fa dell’insieme narrato un punto di scoperta e meraviglia, un ramo di bellezza nell’albero della quotidianità che come spartito colora suoni, movimenti, all’interno di una macchina magnificamente orchestrata.

La trama di Ballata per Sophie è semplice nella sua forma più scarna e strutturale. Una giornalista intervista un famosissimo pianista e compositore ormai vecchio e costretto, per scelta, a rimanere rinchiuso nella sua dimora, solo con i suoi pensieri, i suoi rimpianti, i suoi rimorsi.

Pian piano la narrazione si apre in modo naturale, fotogramma per fotogramma e ci mostrerà risvolti introspettivi, dettagli di puro godimento estetico e di letteratura contemporanea che porteranno il lettore in un pianeta interiore capace di fare da scenario impressionante ad una storia che merita di essere riletta più volte per essere ammirata nella sua interezza.

Nel fumetto di Filipe Melo e Juan Cavia sembra di assaporare una prova cinematografica perché gli elementi raccontati e disegnati, soprattutto a livello di sceneggiatura e angolazioni, sono i punti più importanti di un’opera che sovrasta, di netto, le produzioni odierne e testimonia come tutto ancora può essere creato in nome di un qualcosa di alto, a tratti irraggiungibile, fantastico e reale nel suo più oscuro e triste splendore.

Uscito in Italia per Tunué, Ballata per Sophie, è bagliore esplosivo che si apre pian piano, pagina dopo pagina, intrecciando, su più piani, le cadute e le redenzioni di un personaggio che ha cercato di vivere la propria esistenza all’interno di una complessità non sempre voluta.

Un fumetto esemplare e ricco di spunti di riflessione, mai banale, dove i particolari riescono a dare un valore aggiunto alla storia raccontata per un risultato d’insieme che colpisce e si eleva, affascina e commuove, perpetuando l’incanto e odorando di capolavoro.

Per info e per acquistare il fumetto:

https://www.tunue.com/product/ballata-per-sophie/

 

Esserescoria – Esondazioni (Overdub Recordings)

Musica d’autore non prettamente incasellata che avanza in modo estroverso e mai timido all’interno di quel vuoto da colmare con le sensazioni e i bisogni di chi riesce a dire ciò che sembra non avere un fine. L’album di debutto di Essescoria, all’anagrafe Riccardo Tomasetti, è un disco fatto di innumerevoli sfumature, di costruzioni realizzate con la materia dei sentimenti, accompagnate da una voce e da una struttura generale in bilico tra Nicolò Carnesi e Edda a ricoprire di pensieri melliflui una musica fatta di vissuti e di circostanze legate inevitabilmente alla quotidianità. Esondazioni si arrampica sulla forma canzone con stile personale e i protagonisti delle canzoni sono persone di tutti i giorni alle prese con le peripezie di una realtà che spesso ci chiede molto più di quello che possiamo dare. Dal singolo riuscito Io ratto tu serpente fino a La comodità del male il nostro costruisce una macchina di sentimenti mescolata alle passioni di una vita intera.


Stanislao Sadlovesky – Il declamatore (Overdub Recordings)

Stanislao Sadlovesky – Il Declamatore – suoni tribali

Sono poesie lasciate a decantare e intrise di significati nel complesso mondo incastrato delle vicissitudini esistenziali. Sono parole mai lasciate al caso, mai lasciate al vento che diventano preponderanti nella costruzione di una realtà fatta di denunce agli abusi di potere, una costellazione di frasi parlate che lasciano il segno. Il declamatore è un disco complesso, oscuro e intricato. Un’elegante rappresentazione di questa nostro vivere che ingloba le tentazioni dell’epoca moderna e le snocciola lungo sentieri impervi e mai pienamente definiti, ma ricchi di pathos e atmosfere a ricreare un modo di essere, una realtà che ricerca il tempo perduto nelle metafore esistenziali. Ecco allora che il disco si propaga come nube imperiosa a ricoprire di voci le basi elettroniche ricreate per una condensata visione attuale di un presente da decifrare attraverso un uso intelligente della forma canzone.


Keine Strasse – Wake up in the cosmos (Overdub Recordings)

Psichedelia allo stato puro che imbriglia elementi di luce all’interno di metafisici corridoi lunari da dove guardare la terra chiedendosi se tutto quanto intorno ha un senso definito. Di definito, però, nella musica dei Keine Strasse non c’è nulla se non un’attitudine presente nel cesellare a dovere panorami lisergici in continua mutazione. Wake up in the cosmos suona variegato e malleabile. Un album che sembra perdere le coordinate per incontrare elementi dl futuro nella velocità di questo esistere. Una rincorsa che diventa attitudine, un bisogno necessario e convincente di creare legami all’interno di scatole ermetiche e dipinte dal colore del nostro immaginifico satellite. Una luce oltre il buio e tanta dose di sperimentazione sono gli elementi necessari per comprendere una creazione che esiste e vive oltre gli anfratti della nostra coscienza. Una scheggia impazzita di variegata ed essenziale presenza nel panorama musicale di genere.


Mojoshine – Parto naturale (Overdub Recordings)

Parto Naturale - EP - Album di Mojoshine - Apple Music

Rock miscelato al grunge e all’alternative che riesce ad innescare la miccia della potenza all’interno di pezzi che diventano deflagrazioni siderali per i nostri futuri incerti. Il disco dei Mojoshine è un’alternanza costruttiva che disegna architetture in grado di ottenere risultati miracolosi e impressi, perennemente in bilico tra passato e presente e calibrati nella nostra quotidianità, nel nostro vivere giorno dopo giorno. Ci sono buone prospettive in vista e margini di miglioramento, ma nel complesso la mastodontica impresa è impattante e il muro di suono ricreato esce imponente soprattutto, immagino, in chiave live. Una mescolanza di voce maschile e femminile che ricerca un equilibrio di genere riuscendo ad incastrare, pezzo su pezzo, i significati da veicolare. Sono sei brani, un incrocio tra Ep e disco completo che trova nelle mezze misure la chiave di volta nel cercare uno spazio di libertà nel panorama, saturo, della musica italiana.


 

Alex Ricci – Mete (Freecom/Cosmica)

ALEX RICCI - Mete - Radiocoop

Caleidoscopio di suoni e colori ad intrecciare una sorta di cantautorato non troppo meditativo, ma ricco di rimandi sostenibili ad una scena fatta per creare emozioni e comunicare grazie ad un sodalizio unico che affronta una commistione di generi in grado di diventare materia preponderante per la creazione di questo disco. Mete segna una partenza, ma mai un arrivo. Sono buoni propositi, intenzioni, desideri che si fanno punto esistenziale per dare vita a canzoni che non si prendono troppo sul serio, ma cercano un ammiccare pop nel panorama saturo della canzone italiana. Tre singoli, Dimmi, Sempre ti porterò, Difendi con i denti che trasportano l’ascoltatore in territori diversificati a rimarcare, ancora una volta, una sorta di appartenenza con l’universo circostante. Alex Ricci ci regala un album che cerca nella complessità la semplicità vissuta di una vita intera. Un insieme di pezzi, tra cantato e strumentale, diretti in modo impeccabile e suonati con l’anima.


Verrone – Legna per l’inverno (Disordine Dischi)

VERRONE - LEGNA PER L'INVERNO - TuttoRock Magazine

Incrociatori sonori che si aprono sulla nebbia autunnale riuscendo ad incastrare poesie da diario di vita esistenziale capaci di sovrastare emozioni su emozioni per dare un senso nuovo ai sentimenti e all’amore come punto di partenza per i sogni e le ambizioni future. Il disco di Verrone, un piccolo Ep di pregevole fattura, riesce ad affrescare acquerelli mescolati al pop e alla musica d’autore. Dipinti di suoni che ammiccano alle melodie nordiche e alla musica underground italiana più sopraffina. Un continuare a chiedersi, ricordi che non svaniscono, fotografie di un tempo che non c’è più o che deve essere ancora creato. In legna per l’inverno c’è Colapesce, Nicolò Carnesi, i Perturbazione, Niccolò Fabi, una messa in scena dove tutti gli elementi utili alla narrazione sono parti essenziali di un tutto che via via si apre lontano. Ecco allora che i pezzi scivolano omogenei tessendo trame di silenzi e di cantati che abbracciano e confortano. Una buona prova d’insieme strutturata a dovere dove il dolce amaro narrato ha il profumo di un elegante mondo composito e stratificato.