Alex Ricci – Mete (Freecom/Cosmica)

ALEX RICCI - Mete - Radiocoop

Caleidoscopio di suoni e colori ad intrecciare una sorta di cantautorato non troppo meditativo, ma ricco di rimandi sostenibili ad una scena fatta per creare emozioni e comunicare grazie ad un sodalizio unico che affronta una commistione di generi in grado di diventare materia preponderante per la creazione di questo disco. Mete segna una partenza, ma mai un arrivo. Sono buoni propositi, intenzioni, desideri che si fanno punto esistenziale per dare vita a canzoni che non si prendono troppo sul serio, ma cercano un ammiccare pop nel panorama saturo della canzone italiana. Tre singoli, Dimmi, Sempre ti porterò, Difendi con i denti che trasportano l’ascoltatore in territori diversificati a rimarcare, ancora una volta, una sorta di appartenenza con l’universo circostante. Alex Ricci ci regala un album che cerca nella complessità la semplicità vissuta di una vita intera. Un insieme di pezzi, tra cantato e strumentale, diretti in modo impeccabile e suonati con l’anima.


Niente – Mete (LaFameDischi)

Vagare per terre sconosciute e prive di sapore, dove la steppa e la vegetazione brulla si estende a dismisura, lungo strade polverose e assenza di umanità e dove l’inquietudine dell’animo va a braccio con la bellezza della natura, tanto selvaggia quanto amorevole in un continuo subbuglio di sentimenti e di stati d’animo che a fatica si riesce a comprendere.

I fallimenti sono dietro l’angolo e le mete da raggiungere sono fatte soprattutto di sogni che ci costruiamo dentro giorno dopo giorno;  Mirko Paggetti in arte Niente, con il suo disco d’esordio ci racconta proprio questo, ci racconta il bisogno essenziale di essere partecipi di un qualcosa di più grande e condiviso, anche se siamo respinti, anche se a correre in cerca di nuovi traguardi siamo solo Noi, un bisogno che si esprime nel solitario incedere verso l’ignoto.

Un album che parla dell’animo umano quindi, con testi diretti, privi di fronzoli e un substrato musicale dal piglio indie rock d’oltremanica, senza misure e sudato a dovere, tra luci e ombre, tra passato e futuro, in cerca di una nuova via da aprire che forse non è poi così lontana, che forse e solo forse risiede dentro di noi.