Paola Rossato – Facile (Autoproduzione)

Arte per l’arte che non segue le mode contemporanee, ma segue un percorso preciso e sedimentato nel tempo alla ricerca di un suono, alla ricerca di parole che trasformano la quotidianità in un qualcosa su cui sorridere, in un qualcosa che ci sfiora da vicini e che rende la proposta d’insieme un punto fondamentale di contatto e di simbiosi con l’ascoltatore raccontando di avvenimenti che sono e che restano all’interno di noi e analizzano con ironia contagiosa aspetti e sfaccettature della vita, coronate queste dalle gioie e dalle delusioni, dalle moltitudini attuali che parlano di persone e del nostro essere. La formula rodata di un cantautorato folkeggiante si esprime in tutte le personalissime ed eccentriche canzoni della nostra musicista in un abile gioco di chiaro scuri emozionali che incantano sin dalle prime note, con l’apripista Io e la collina, passando per la potenza di Il fiore col codice a barre, Facile, Confine per arrivare al finale con il botto di Emmi che parte introspettiva e poi quando meno te lo aspetti si apre in tutta la sua dirompente e contagiosa allegria capace di strappare un sorriso a chi ascolta. Facile è un disco che vede la luce dopo una lunga gestazione, un parto lungo cesellato a dovere che nell’attimo trascorso si rende vivido spaccato di questa nuda realtà che come viaggio si fa raccontare come fosse un libro senza fine.