Concept album sull’acqua che prende forma estrapolando direttamente materia sonora dalle nuvole che in un ciclo continuo rigenerano fonte di vita.
Un disco di indie rock campionato e suonato in divergenze elettroniche pronte a colpire quando meno te lo aspetti ricordando i primi La Crus e mescolando il cantautorato sofferto alle incursioni new wave che si mescolano in modo egregio e dirompente.
Tre componenti Enzo de Gennaro alla voce, Nazario Vigilante alla chitarra e alle programmazioni e Eleonora Russo al basso, che danno vita ad una piccola opera racchiudendo esperienze ed energie diverse, intrise di una lirica mai scontata e elegantemente costituita parte integrante di un qualcosa di più grande e ammirevole.
Prova superata quindi che parte con il singolo di debutto Nebbie per concludersi con l’elettronica di Bonsai passando per L’Alba, una nuova nascita, una rinascita che dona freschezza sonora al tempo che deve ancora arrivare, avvolgendo il tutto con pioggia colante lacrime in un proseguo di meraviglia Kuntziana.