Trip hop essenziale che si spoglia di tutti gli orpelli per arrivare giusto giusto all’essenza di una musica d’atmosfera, attirata da forti riferimenti di concetto e esibita in maniera lucente, quasi commovente, che ricopre lo spazio di tempo tra la terra e altre dimensioni possibili e luoghi inesplorati.
Ascoltare gli Youvoid fa ricordare gli elementi compositi di gruppi come Amycanbe e le geometrie canore di Francesca Amati, per passare poi ad un post rock che incrocia sonorità ben più care al Badalamenti e la sua collaborazione con Julee Cruise in un’attenzione maniacale al particolare che sa di internazionalità mai conclamata, ma tesa a creare una struttura elettronica di sospiri alternando le voci puntuali e morbidamente incisive di Lydia Pisani e Fabio Rossi; un calcolo mentale di luoghi vicini al nostro cuore.
Ecco allora che la poesia sonora acquista significato, gruppi di particelle si immedesimano in un mondo da ricreare, un mondo fatto di sogni ad occhi aperti e di circuiti neuronali da ristabilire per abbandonare vecchi ideali e abbracciare qualcosa di più grande che in qualche modo ricorda la nostra casa.
FORZA RAGAZZI! SIETE BRAVISSIMI!
PAPY