We’re all to blame – We’re all to blame (Autoproduzione)

Potenza sonora intrisa di significati addomesticata a dovere e ricca di passaggi elettronici impattanti e fuorvianti che conferiscono alla proposta una forte internazionalità di fondo che non sfigura con altre produzioni oltre oceano, ma anzi si garantisce un posto d’onore in concezioni cosmiche di espressività non nascosta, ma rigettata al suolo in tutto il suo bagliore, per un disco quello dei We’re All To Blame che mescola un alternative rock ad un uso smodato, ma ben congegnato, di elettronica cotta a puntino, nella trattazione di temi come la politica e la religione in un’attualità di fondo alquanto importante e direi anche suggestiva, merito anche della potenza espressiva della voce di Erika Finessi coadiuvata da un comparto strumentale davvero invidiabile formato da Attimo Costantinov e Andrea Zambonini per un album ricco di sfumature e aperto alla ricerca di un proprio stile e gusto originale, alla ricerca di una verità di fondo in questi quattro pezzi che fanno di questo Ep un abbaglio di potenza espressiva di rara bellezza da preservare e far esplodere in un vero e proprio full length.