UYUNI – Australe (Tafuzzi Records, Stop Records, diNotte Records,Bleuaudio Records)

 

Ascoltare gli Uyuni è tuffarsi in un deserto fatto di tende, avventurieri seduti a bere una tazza di te e la mente che vola verso territori  inesplorati, raccolti, una meditazione in acustico che affianca strumenti inusuali, ma concreti, studiati e calcolati fino a comporre una trama di melodie pizzicate dove voci in lontananza si accendono come luci alla sera.

Ecco allora che il progetto semi improvvisato prende vita, tendando di dare una direzione nel relazionarsi con il mondo che lo circonda, una musica fatta per una meditazione, atta alla meditazione e rinvigorita grazie allo spazio che si dilata.

Un’evoluzione dei PGR, quel progetto poi scomparso che per certi versi assomiglia nella forma e nella sostanza a così tanto di concreto da poterlo prendere e custodire per sempre.

Un trio quindi che stupisce per scelte stilistiche e dose di coraggio, che mai guasta per la riuscita di otto tracce immerse in un mondo parallelo dove l’uomo e la natura sono in simbiosi per costruire un qualcosa che ancora è lontano dai nostri occhi.

Questi sono gli Uyuni.