TrèHùs – When you’re anything but ok (Cabezon Records)

album When you're anything but OK - TrèHùs

C’è un cuore oscuro pulsante nella musica enigmatica e compatta dei TrèHùs, c’è una musica apribile allo scibile umano per combattere indifferenza e convogliare energie in substrati cosmici, elettronici, dove il benessere passa per l’elettricità di un pop alternativo che si fa apprezzare per incursioni in territori da esplorare, in dinamiche che diventano isole e affrontano la realtà circostante in simbiosi con il proprio essere, con il proprio gestire la vita moderna, da Bon Iver a James Blake passando per qualcosa di più movimentato che incastra le atmosfere degli ultimi Arcade Fire concedendo egregiamente la possibilità di tentare di comprendere a fondo la bellezza di questa musica. E proprio nella formula dell’ossimoro, della contrapposizione i nostri ne escono vincitori, segnando un confine che non è mai netto, ma piuttosto interagendo su più piani grazie ad una musica d’insieme che non si accontenta di chiedere, ma piuttosto regala, dona, convince, dalla splendida apertura Ocean fino a Black Tide, passando per le essenziali Orfeo e Captivity. I TrèHùs tirano fuori dal cilindro un disco magnetico e a tratti inquietante dove l’internazionalità di fondo esplode in una purezza che non attende, ma colpisce a fondo, nell’immediato.