Zanghi – Notes from my garden (Autoproduzione)

Copertina di ZANGHI Notes from my garden

Musica in libertà ad implementare momenti introspettivi con altri più vivaci andanti in un tessere continuo forme e costruzioni che vanno ad aggiungere qualità sonora ad un disco fatto di passione e perenne ricerca estetica in divenire. Zanghi, all’anagrafe Silvano Zanghirati, ci consegna un disco di jazz raffinato impreziosito da interventi soul, blues, funky, all’interno di un mondo, un universo, creato per stupire ascolto dopo ascolto. Otto tracce riescono a delineare una sorta di giardino naturale che perpetua visioni in grado di acquerellare la bellezza circostante in un paradisiaco momento notturno nel quale percepire la meraviglia del giorno che verrà. Da Hypnotized,  conturbante visione d’insieme, fino a Time is right, passando per Lontano da te, Strana città, Snow flake o la riuscitissima Libera il cuore, il nostro, coadiuvato da notevoli musicisti di spessore, riesce a colorare un momento, un attimo che forse non tornerà più.