Joseph Martone and the travelling souls – Where we belong (Autoproduzione)

joseph martone Due cugini: Joseph Martone cantautore di origine campana, ma con radici impresse nel sound del sud stelle e striscie, e Tom Aiezza già collaboratore, fra gli altri, di Bob Dylan e Neil Young.

Un legame che va oltre l’apparenza e che dopo un periodo lungo di gestione porta al compimento del primo album autoprodotto “Where we belong”.

Un sound desert dark rock con incursioni folk e cantautorali  dove alla chitarra acustica, sempre in primo piano, si affiancano fisarmoniche, harmoniche, trombe e sintetizzatori che amalgamano una scena condita di classic senza essere troppo esuberante e valorizzando fino all’ultimo strumenti per quanto conosciuti, del tutto inusuali.

Viaggiare quindi nel deserto del Mojave con appresso una coperta e la possibilità di accendere un fuoco che scaldi una notte fatta di ricordi e pensieri dove passati incrociati regalano emozioni da condividere ad ogni fiammella che divampa.

Canzoni incisive si ascoltano nella bellissima e solare apertura “Show me the way” per proseguire con la Caposelliana “Ego sum”, unica traccia in italiano del disco.

Un brano che ricorda il miglior Tom Waits lo troviamo in “Once”, mentre la canzone di chiusura “Shine on me” rilascia magicamente polvere di stelle.

Canzoni d’amore e di abbandono, solitudine e speranza, morte e vita fanno da perfetta colonna sonora al cowboy dal corpo stremato che avanza inesorabile su granelli infiniti di sabbia giallo sole nell’attesa che l’acqua scenda dal cielo e ricomponga le parti perdute.