Nobraino – 3460608524 (Woodworm/Warner)

Stile, eleganza e contrappunti sonori che immaginano scene di vita, nella semplicità del momento, in un contesto famigliare che pian piano si apre alla quotidianità e al vivere attraverso una costruzione di testi geniali e nel contempo carichi di solidità e racconti per un disco, quello dei Nobraino, che per certi versi amalgama un suono di fondo e rende più omogenea la proposta rispetto al passato, grazie ad una pulizia dei suoni notevole e una ricerca accentuata del gioco minore/maggiore tra strofa e ritornello dove trova spazio la musicalità della parole stessa, una naturale prosecuzione che invita all’ascolto con leggerezza, ma non troppo, in ossimori che si snocciolano e convergono nel significato stesso del disco, in quella comunicazione che attraverso le parole ricercate si fa portatrice di un ascolto condiviso, di un ascolto che per certi versi rende le tematiche trattate più digeribili, colpendo però la quotidianità ed esaltando una voce che, abbandonate le timbriche di un tempo, si concentra nel rendere unici i riff di una sezione ritmica funk composita e puntuale, accentuata dalla chitarra pulita che non ricerca la perfezione del suono, ma piuttosto una sostanziale presenza portatrice di significati.

3460608524 è un disco che è anche un numero di telefono, vero, reale, un numero a cui i Nobraino risponderanno senza seguire giorni od orari precisi, un album che parte quindi già dal concetto di comunicazione per approdare in modo naturale al vivere di tutti i giorni, attraverso pezzi che in circolo, si aprono con La statua e si chiudono con Tempio di Iside e dove l’importanza della dimensione live è qui accentuata nella continuità della forma-canzone, nel senso reale di fondo che incrocia l’ansia all’energia vitale, il passato con il presente, il lasciarsi andare alla deriva e il lasciarsi prendere, il lasciarsi confortare.