Endless harmony – Emerge (VREC Music Label)

Emerge - Endless Harmony - CD | IBS

Cresciuti e rinnovati ritornano con il botto gli Endless harmony. Dopo sette lunghi anni e nel mezzo un disco acustico di cover intitolato Home recordings, il gruppo veronese riporta l’attenzione su di sé grazie ad un’evoluzione supersonica che intensifica la pesantezza dei suoni e non risparmia la consapevolezza di raccontare uno stato interiore che viene ben rappresentato nelle sette tracce proposte. Un suono contemporaneo che affonda radici nel passato, spingendo l’acceleratore al massimo nei confronti di un rock che diventa hard, è la chiave di un tutto che profuma di rinnovato vigore perpetuando racconti e sensazioni che vanno oltre il vivere quotidiano. Belli impattanti i singoloni Demonized, To the limit (Push me), altrettanto incisivi pezzi come  Suffer, Enrage ad innescare la miccia della potenza incontrollata che lascia al tempo che verrà quella sensazione di pienezza e abbandono. Bentornati Endless harmony e che il rock di un certo spessore, sia con voi.

 

Michele Mingrone – La grande notte (VREC Music Label)

la grande notte Archivi -

Blues, folk rockeggiante infarcito di suoni d’autore profondi ad inabissarsi nel quotidiano per cercare di comunicare una nuova via d’uscita per il futuro che verrà. Il disco d’esordio di Michele Mingrone, chitarrista degli Scaramouche, accende speranze nel voler raccontare soprattutto di un mondo che ha perso la grazia interiore e lasciato all’abbandono più totale, ricerca nella consequenzialità dei giorni, una strada da seguire. Sono dodici pezzi che scavano nei meandri di una società malata e ricercano un proprio migrare nella personale ambizione di voler cambiare l’inutilità di questo nostro tempo infame. La grande notte racchiude il grande spettacolo della vita e trasporta l’ascoltatore attraverso i flutti sopraffini del nostro divenire. Da Poteva essere più semplice fino alla bonus track Jolene il nostro riesce ad inventare un proprio stare che trova conforto nel futuro che verrà.

Dario Dont – Grand Jeté (VREC Music Label)

Dario Dont annuncia il suo disco d'esordio “Grand Jeté” previsto il 24  marzo. Già online il primo singolo e video o “Neve” – RadioVera

Impalcature metafisiche atipiche a condensare nell’etere sogni e speranze abrasive in un concentrato di alternative rock che profuma d’autoriale memoria nel cercare di parlare all’ascoltatore con uno stile personalissimo e corrosivo. L’esordio di Dario Dont, all’anagrafe Dario Bertolotti, già voce nei Blank dirt e nei fantastici Don Turbolento riesce con una maestria che profuma di maturità a condensare, in una manciata di tracce, aspirazioni, sensazioni, passioni che bucano lo schermo dell’inutilità apparente per regalarci un disco di lirismo sopraffino. Grand Jeté è un disco complessissimo, cangiante che profuma di innovazione nel troppo spesso asfittico panorama delle produzioni odierne. Un album meraviglia che parte con il botto nella penombra di Neve e via via si apre all’asprezza di pezzi come Cuore Aperto, A metà, Non fare rumore, Lama per finire poi con l’introspezione di La cosa padre per un risultato d’insieme che trova nell’eleganza del gesto e della parola la spinta necessaria per volare davvero in alto.

Fabrizio Consoli – Sessions from detentions (VREC Music Label)

FABRIZIO CONSOLI - Sessions from Detentions (CD, Pre-order 7/04/23) -  Vrec.it

Pennellate in bianco e nero a ricoprire di passione suonata un disco che sembra più che altro un piccolo forziere di tesori da cui attingere significati per il nostro quotidiano in un sali scendi che si fa voce a contatto con il resto dell’eternità nel comunicare un sentimento verso l’assenza che diventa presenza da ricompattare. Fabrizio Consoli in piena pandemia registra queste tracce che si muovono suadenti in solitudine rimescolando le carte in tavole e proponendo vecchi pezzi e inediti con l’aggiunta di piccole perle emozionali come Via con me di Paolo Conte e la popolare You don’t know what love is conosciuta soprattutto per l’interpretazione di Chet Baker. Il nostro regala emozioni partendo da versioni scarne e introspettive dove la voce istrionica e coinvolgente sembra accompagnarci all’interno di una soffitta polverosa e abbandonata allo scorrere del tempo, una soffitta che diventa palcoscenico di vita e cuore pulsante di un mondo in trasformazione. Sessions from detentions è un disco carico di magia e sostanza. Una bella prova che sottolinea la presenza dell’esistere.

Tidal Frame – Tidal Frame (VREC Music Label)

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "TIDAL FRAME"

Suoni di inizio millennio che intascano la bellezza di un rock egregiamente manipolato con elettrizzanti novità in divenire a sancire un esordio che regala energia e sostanza ad una prova cesellata a dovere. L’omonimo dei Tidal frame è un concentrato futuristico che riesce ad incrociare il suono dei Muse con quello dei Placebo per un risultato ottimale che forse non brilla per originalità, ma si lascia trasportare lungo i flutti sedimentati di una coscienza particolarmente proiettata nel comprendere temi importanti della quotidianità. Il disco si muove quindi inglobando pensieri e costruzioni mentali in grado di recuperare il senso più profondo del nostro stare. Eutanasia, violenza sulle donne, dipendenze di ogni forma sono solo alcuni degli argomenti che possiamo trovare all’interno di canzoni scritte e arrangiate per lasciare una sorta di segno del proprio passaggio. Bellissimi i singoli Alice, Healing waters, Elodie’s ether a ricompattare un album denso e mai banale. Prodotto dal sempre bravo Pietro Foresti, Tidal Frame è un disco che ricerca nell’alchimia del gruppo la chiave per aprire le porte di una realtà in continua espansione.

Thomas Frank Hopper – Bloodstone (VREC Music Label)

Bloodstone - Album by Thomas Frank Hopper | Spotify

Sound reale e necessario che non cerca le mezze misure, ma incapsula elementi del passato senza spingersi troppo nel presente, perpetuando un’idea di puro rock granitica, sporca e ruvida. Bloodstone suona vero sin dalle prime note. La titletrack, Come closer, Dirtylicious, Into the water, Bad business, Savages o la finale Mississippi sono esempi lampanti di un bisogno intrinseco di tornare alle origini per incrementare e portare ad un livello sempre più più alto una musica che non ha spazio, tempo o confini. Thomas Frank Hopper, talentuoso musicista belga, cresciuto in Africa, ci proietta all’interno di un mondo di superficie dove l’elettronica non esiste e dove le chitarre prendono il sopravvento per creare un suono emozionale e autentico. Bloodstone è un disco rock immacolato. Una di quelle cose che quando escono, sanno di miracolo.


The bankrobber – Lighters and lovers (VREC Music Label)

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Catapultati negli anni ’80, pur respirando aria di presente, il nuovo disco dei The bankrobber suona sintetizzato quanto basta per far viaggiare la mente inevitabilmente agli anni dei capelli cotonati e dei rullanti con riverberone incorporato. Lighters and lovers è un disco aperto che suona internazionale, di ampio respiro. Un album che trova nel controllo dell’elettronica un modo per veicolare e comunicare messaggi senza chiedersi troppo, con una leggerezza e una facilità innata. Diciamocelo chiaramente, quello che possiamo ascoltare in questo disco non è soltanto nostalgia per un passato che non c’è più, ma anche bisogno di attualità in pezzi spiccatamente indie rock come nel singolo Kill my name a creare atmosfere volutamente elettriche e mai circoscritte. Lighters and lover è un album per tutti gli amanti di band come I Chromatics. Un’esplosione di musica contaminata che crea un ponte necessario dalla wave degli anni ’80 fino al dream pop attuale e di tendenza.


Zagreb – Fulmini (VREC Music Label)

Zagreb, esce il quarto album "Fulmini"

Velocità incapsulate nella polvere del tempo a colpire ancora a dismisura grazie ad un rock sudato e impolverato sul palcoscenico della vita a segnare la strada da seguire. Ritornano i veneti Zagreb con un disco ben cesellato dove la quiete asseconda la tempesta e dove le sferzate elettriche sono simbolo del presente, simbolo di ciò che è stato e di ciò che sarà. Una musica che si chiede e si domanda. Testi che traboccano di attualità grazie ad uno spaccato incisivo di sensazioni che via via aprono a nuovi orizzonti da poter seguire. Tu hai me, Libellula, Resto solo io, quest’ultima con Omar Pedrini, sono i singoli portanti di un progetto che apre aspettative anche su pezzi come Contessa, Laila, La ragazza del lago. Fulmini è una visione reale di un sogno senza tempo. Un cercare, nelle fessure della vita, un proprio margine di libertà.