E’ la melodia portante marchio distintivo di questa band gli “Adailysong” che rinfranca i giorni spesi in bilico nel tuffarsi o meno nel mondo del pop o nel più semplice, dai più conosciuto, universo di musica orecchiabile che in questo caso indossa l’abito per le grandi occasioni per rinnovare un invito a cena da tempo perduto.
Sono canzoni d’autore impreziosite da interventi di gran classe quelle della super band campana che annovera tra gli altri: il cantautore Bruno Bavota in veste di pianista e del cantautore Andrea de Rosa che caratterizza le canzoni con una voce pulita e leggera, la quale si divincola in modo spettacolare tra i mille arpeggi e gli altrettanti arrangiamenti originali.
Le 10 canzoni prendono al cuore e neppure il più insensibile ascoltatore può rimanere inalterato dopo l’ascolto di pezzi come “Aprile” o “Polvere” per non parlare della miracolosa e meditativa “Destino”.
Sembra di ascoltare i Non voglio che Clara che dialogano con Paolo Benvegnù nelle profondità di un abisso inesplorato, tanta è la distanza che percorriamo per raggiungere divagazioni di forme mutevoli, rimanendo incollati alle nostre sedie.
Un disco che guarda ai giorni con malinconia, il primo disco, questo, per Apogeo Records, con l’augurio che ce ne siano altrettanti in grado di farci catapultare su pianeti senza un nome e dentro pensieri che non sono di questo mondo.