Twiggy è morta – Credo mi citeranno per danni (HitBit Records)

Twiggy è morta: che sorpresa!.

Il gruppo sta esplodendo nel Lazio affiancato da band come i Thegiornalisti o i Sad side project.

Già premiati al M.E.I come gruppo indipendente, si distinguono in questo mini-album con quattro canzoni al cardiopalma dove il ritorno alle origini, del rock poetico, la fa da padrone.

Tra i primi Marlene Kuntz e i Placebo, passando per Afterhours e Editors questo quartetto che vede Paolo Annesi alla voce e chitarra, Valerio Cascone al basso, Andrea La Scala alla chitarra, Simone Macram alla batteria, sfodera pezzi orecchiabili e allo stesso tempo originali.

Quello però che colpisce di Twiggy è l’agente, ciò che li fa vivere, che li rende protagonisti e cioè la necessità di dare all’arte la sua collocazione.

Se prima nascevano gruppi come Modena City Ramblers, Diaframma, Verdena, Moltheni ora con band come Lo stato sociale, I cani, Dente la musica da slogan vince sul resto, distruggendo la poesia, quella vera, lasciando poco spazio alla comunicazione e alle emozioni in musica.

L’ep parte con il Parossismo del cuore canzone premiata al Circolo degli artisti di Roma.

I suoni si intrecciano a ripetizioni Kuntziane di Lieve armonia, il testo un concentrato di futuro irraggiungibile: cosa sentono nello stomaco le farfalle innamorate? Sui loro volti l’anteprima di sgomenti e fucilate.

Seconda traccia: Crepapelle, un pezzo di gran atmosfera.

Un grido di disperazione prosciuga inferni che si congelano al freddo: Noi non scivoleremo più a frantumare i ricordi come fossimo ancora due amanti

Legno, la canzone successiva, richiama al pessimismo cosmico di Pessoa e Bukowski, l’essere nient’altro che legno secco, spezzato, che porta l’ascoltatore all’esigenza di muoversi dal proprio stato larvale per esplodere in farfalla.

L’album si chiude con A bocca aperta, una voce sussurrata, richiami poetici di Sottili linee bianche e chitarre Interpoliane che incorniciano un brano forse di poco spessore, ma che lascia ampi spazi all’improvvisazione sonora.

Certamente questo è un gruppo da ascoltare per i prossimi mesi, nell’attesa di un album vero e proprio; intanto mi “accontento” di aver ascoltato una tra le più belle novità musicali che offre il panorama italiano in questo periodo.