La parola persa – Tutta vita! (Autoproduzione)

Descrivere questi quattro personaggi dall’accento tipicamente romano è molto difficile, se non impossibile.

Sembra di ascoltare una vecchia radio a manovella in cui tutte le molle presenti al proprio interno sono pronte a scoppiare, ingranaggi oliati alla perfezione per dare un mix strampalato al mondo che circonda “La parola persa”.

“Tutta vita!” è il loro primo album in cui diversi generi si amalgamano per creare una perfetta commistione tra “NoBraino”, Elio e soci e i primi “Marta su i tubi”

Gli accostamenti sono del tutto inusuali anche tra gli strumenti: contaminazioni di fiati, musica mediterranea e tribe sound che non possono che farti scuotere piede, testa e cuore all’infinito, fino a raggiungere un esasperato finale che ti crea un bisogno di ricominciare di nuovo la corsa verso una musica senza tempo.

Gli accostamenti dei suoni e delle parole sembrano posti in uno spazio privo di appigli e punti di riferimento, invece dopo più ascolti riesci a concentrarti su un qualcosa che con difficoltà si sottrae alle fatiche della mente.

Come dicono loro: “bisogna unire i puntini” solo così si possono comprendere gli arcani misteri dietro a pezzi come il mega singolone “Il sesso tricolore” fino a “Va tutto bene” passando per l’ammaliante “El tango del florista notturno”.

Un prendersi non troppo sul serio questo, che ha fatto si che la musica creata dalla “Parola persa” sia incanalatrice di nuova linfa e da esempio per una fantasia sempre in evoluzione, verso nuove strade.