I Plebei – Eterna è la tensione di clavicole, ingranaggi e leve (Resisto)

Anfratti crepuscolari che ricoprono gli antri di una musica sotterranea, di bassifondi, di popolazioni da comprendere e capire per poter sostenere tesi vicine al nostro credo per sperare una vita diversa, per sperare di riaffrontare la realtà con eterna passione e dedizione verso non solo i secondi, ma verso gli ultimi, in un eterno scontrarsi con la vita, non più fatta di ambizioni, ma di verismo assoluto e concentrazione nel quotidiano.

I Plebei, band trentina, con questo nuovo disco, si promette e lo fa distinguendosi da altre e numerose produzioni, di incrociare blues maledetto, folk e canzone d’autore degli anni passati, ingranando le musiche balcaniche e trasformando il tutto in una tensione fatta di movimenti e di mosse, attesa per qualcosa che nascerà, il futuro alle porte e noi non solo spettatori, ma anche protagonisti di ciò che un giorno potremmo creare insieme.

Gli strumenti musicali in questo disco sono utilizzati per poter comunicare e canzoni come l’apripista Africa, la bellissima I fortini del sud e La vita che se ne va ne sono la prova, per una mirabolante impresa di connubio eterno tra ciò che siamo realmente e ciò che vorremmo essere.

Un album dal sapore d’altri tempi, un disco che prima di tutto è arte, partendo dalla copertina della pittrice Giulia Tarter, undici canzoni che parlano di questa società da cambiare, nel momento del riscatto, nel momento della rinascita.

Felix Lalù – Coltellate d’affetto (DGRecords/Riff Records/La Ostia)

Felix Lalù è uno strampalato cantautore che vive tra i veleni delle mele genuine e dopo una dose massiccia  di diserbanti e altre amenità se ne esce con una prova dal sapore intima cameretta dove la componente fanciullesca è essenziale per stabilire e rimarcare un’idea, un concetto che non è altro che il vivere quotidiano in alta quota in grado di proiettare nel cielo fotografie virato seppia di una semplicità disarmante, sincera e certamente utile per capire il pensiero di queste follie in musica.

Si raccontano le vite di paese e con sarcasmo ed ironia si parla del mondo e di come gira, da un punto di vista quasi letterario, un brain storming di pensieri a tempesta che non illudono e non scendono a compromessi, ma sono lo specchio dei nostri giorni, visti con gli occhi di chi vive la vita nelle difficoltà quotidiane, tra chitarre dimenticate nei fossi ed energia lasciata sotto il pavimento, per un cantautorato dimesso, ma di sicuro effetto.

Numerosi sono gli ospiti presenti ad accompagnare il nostro, da Jacopo Broseghin dei The Bastard Sons Of Dioniso, passando per il reverendo Jhonny Mox, Elli De Mon, Candirù, Simone Floresta, Gianni Mascotti, Phill Reynolds, Michael Pancher e Mirco Marconi per una musica che fa riflettere con il sorriso sulle labbra, in memoria dei tempi andati e di quelli che verranno.