Tenedle – Traumsender (Sussurround Live & Records 2018)

Discostato egregiamente da qualsiasi produzione odierna il disco di Tenedle guarda al passato o piuttosto guarda lontano, grazie a composizioni che non abusano di elettronica, ma piuttosto convincono per espressività e multiformità variabile ad ogni latitudine. Musica quindi colta, espressionismo citato a gran voce in una formula che unisce l’art rock con qualcosa di più profondo, quasi cantautorale, a narrare di questa e altre vite, di questa e altre asperità in un concentrato di citazioni davvero interessante e ben suonato. Nella musica di Tenedle c’è una sperimentale arte del sogno cangiante, un modo per entrare nella quarta dimensione attingendo le proprie radici nelle sonorità di mostri sacri quali Beatles, Pink Floyd e Radiohead senza dimenticare il re delle atmosfere create e sovrapposte David Sylvian. Tenedle convince a dismisura, le ossessioni e le malinconie introspettive diventano armi vincenti per creare appigli di coscienza e di riflessione per un disco che oltre ai numerosi ospiti presenti come Debora Petrina e Susanna Buffa sedimenta gli ascolti in attimi di misticismo cosmico che trasformano in colore brillante la nostra vita fatta di scale di grigi.