ThreeSecondKiss – Tastyville (AfricanTape)

La forma canzone che viene annientata, scomposta, contorta, scucita e ricucita, che lascia senza scampo e senza vie di fuga.
Inesorabile destino del trascorrere del tempo quello che miscela la chitarra, il basso e la batteria, attorno a una voce secca, sporca, che si chiede senza tante pretese che cosa fare di parole troppo morbide e smussate quando il mondo è così spigoloso.
Chitarre maledette si diceva un tempo e ancora l’annientamento del melodico la fa da padrone, non ricercato e non voluto, perchè non serve, perchè la musica è anche altro: sentimento, passione per qualcosa che non è sempre per tutti, ma solo per chi vuole ascoltare.
I ThreeSecondKiss confezionano un album che rispecchia tutto questo.
Il suo nome è Tastyville”.
Uscito per “Africantape” lo scrigno racchiude 9 canzoni, niente di più niente di meno, tra alternative di matrice tedesca e prog disarmonizzato.
Un gruppo che ama sonorità ’70, ma proiettato nel suono più underground del nuovo millennio.
Massimo, Sacha e Sergio sono ormai una sicurezza; realtà che riesce ad addentrarsi alla fonte del suono regalandoci di continuo sorprese in estensione come in “Vampirized” o nella “Starla Pumpkiana” in “Don’t dirty my heart”.
L’artwork merita una citazione, in copertina un quadro di “Ligabue”…Antonio, pittore solitario, sofferente e sconosciuto in vita che dimostra quanto la bellezza e il talento risiedano in chi tenta di creare il diverso nella quotidianità.
Applausi dunque al trio che nella sua continua ricerca abbandona il sentiero battuto per addentrarsi in foreste vergini e inesplorate.