The brightest room – Exit/Run (Autoproduzione)

THE BRIGHTEST ROOM – Run (autoproduzione) | Reverendo Lys ®

Exit il loro primo disco, Run invece il loro secondo. Differenze sostanziali sotto l’aspetto estetico, ma conseguentemente a una ricerca in salsa rock and roll i nostri infarciscono due album niente male, dove le idee sembrano preponderanti e goderecce, rispetto a qualsivoglia presa di posizione sostanziale. I The brightest room ci regalano attenzioni che sembrano guardare con eterogeneità agli scambi interiori di emancipazione passata per consegnare alle orecchie dell’ascoltatore melodie accattivanti che ricordano un connubio di The beach boys, The smiths e una leggera oscurità legata alla new wave dei The cure, fino ad arrivare, con un doppio carpiato alla musica dei Blur. Due dischi diversi. Due dischi similari per molti aspetti. Belle le linee vocali a dare coralità sghemba ai concetti espressi. Belle le chitarre pulite che riescono a brillare su linee melodiche opportunamente accompagnate da basso e batteria. I The brightest room riescono nell’intanto di dare forma ad un progetto che trovata nel passato una valvola di sfogo necessaria. Un valvola di sfogo farcita di originalità a tratti dove il connubio immagini evocate e ballabilità sospinta rende soprattutto Run un insieme di pezzi carichi di forma e di esigenza comunicativa.