Cara Calma – Sulle punte per sempre grandi (Cloudhead Records/Phonarchia Dischi)

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Incanalare energia oltre ogni aspettativa, contorcere mondi contrapposti, cielo, mare, fuoco, terra in esigenze che si fanno scoperta, esigono rilevanza in abissi dove tutto sembra sprofondare, dove tutto sembra non trovare pace. I Cara Calma fanno uscire dal cilindro della loro coscienza un disco portentoso che ricalca gli albori di band come Ministri o FASK, un album davvero sorprendente sotto molteplici punti di vista. Già dalle collaborazioni con artisti del calibro di Ambra Marie, Gianluca Bartolo di Il Pan del diavolo o Nicola Manzan di Bologna Violenta, possiamo comprendere l’importanza e la necessità di tanta forza di spirito incanalata in questi ed altri sogni a venire. Canzoni come Fango, Ci dicevano, Buoni propositi, Quello che mi rende normale e ancora Qualcosa di importante sono forse l’emblema di una band che si muove tra le età della vita prendendo coscienza di sé e delle illusioni che ci rendono adulti in un vortice di contorni che trova appiglio nella distorsione perenne di una realtà illusoria e vana, di una realtà che soprattutto in questo disco trova la giusta compressione, il giusto specchio di ciò che siamo.