Sulle pagine di Indiepercui approdano produzioni strane, alle volte molto lontane da ciò che siamo abituati ad ascoltare e lontane anche dal genere mediamente trattato, oggi sulle pagine di questa webzine, si parlerà di Antonella La Terra Inghilterra, un nome d’arte alquanto evocativo per la terra d’Albione e del suo nuovo disco Sulle ali della mia voce, produzione che accosta la musica pop al belcanto, un mezzosoprano che si abbandona in voli pindarici ed esecuzioni perfette che rimandano la mente all’opera lirica vissuta e nel contempo spiazzano per capacità esecutiva e capacità di ricreare immagini suadenti e di puro effetto scenico, immedesimando il tutto con una teatralità sospinta nel mettere in atto un’apertura sonora che sconfina e si pone nel mezzo, donando raffinatezza nel singolo e unico brano inedito In te andrò, per lasciar spazio ad interpretazioni in lingua italiana di classici musicali che vanno da Groban a Bacalov, per citarne alcuni, in un vortice concentrico che dissolve l’aria e lascia nella mente il pensiero di una bellezza che potrebbe non avere mai fine; un album che raccoglie la nostalgia del tempo rendendola amarcord infinito.