Tommaso Tanzini – Piena (Stop Making Sensible Records)

Vi ricordate di Tommaso Tanzini chitarrista, cantante, dj ed ex Criminal Jokers che si concede attimi di sperimentazione sonora in completa solitudine, contribuendo ad arricchire quel substrato culturale del cantautorato anni zero fregandosene principalmente di tutto e mirando a concetti elementari e di sicuro impatto.

A Tommaso non frega niente nemmeno del bel canto, parole lasciate libere di vagare tra melodie acustiche e sintetizzate elettronicamente dove, nonostante tutto, il nostro regala attimi di fulgida genialità in lampi di incertezze che attanagliano e costringono alla solitudine.

L’album è fatto di piccole storie, racconti da cameretta che si fa sempre più stretta, dove i muri appaiono lacerare i pensieri e al bisogno di uscire un letto comodo a disposizione impedisce la fuoriuscita dei pensieri.

Si perché questo è un disco in libertà, privo di ogni schema e certezza, un naufragar sui flutti della protesta, ma fatto in maniera delicata, quasi per gioco, dove le sostanze da cambiare sono tante e i sogni invece ancora pochi.

La realtà quindi che si fa vera e che viene raccontata in queste pagine musicali, a corredo di una semplificazione sonora in carne e mai frivola, un cantautore che riesce a usare l’autoironia facendo leva sulle incertezze della vita, quella vita di cui non saremo mai sazi.