Are you real? – Songs from my imaginary youth (Sisma/Dischi Soviet Studio)

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Poesie crepuscolari che attingono la propria vitalità nei sogni dell’infanzia e tra le cuciture della pelle, tra gli amori lontani e quelli vicini, raccontando un’esigenza nel ricreare ambientazioni folk in un indie rock che punta alto e si lascia trasportare dalla potenza dell’elettronica mai conclamata, ma piuttosto utilizzata come punto d’appoggio esistenzialista per futuri radiosi e nuove possibilità alla ricerca della propria anima, persa nel viaggio, persa nell’errare che ci caratterizza e ci contraddistingue in vellutate composizioni che si lasciano apprezzare, ammirare, coinvolgere e allontanare per poi ritornare in passi capaci di riscoprire una bellezza fatta di canzoni eleganti come l’apertura Song for a stranger, Behind your eyelids o I kissed Alice, per un disco, quello del veneziano Andrea Liuzza, in arte Are you real? che sa scavare nelle profondità dell’animo umano, desertificando l’inutilità del momento e consegnando a noi ascoltatori nove tracce fatte di purezza e veridicità che si respira, si percepisce e ammalia di luce e colore un pomeriggio grigio qualsiasi.