Sinezamia – Fingere di essere (Sliptrickrecords)

album Fingere di essere (Album, 2019) - Sinezamia

I Sinezamia, con il loro nuovo disco, raccontano di una società malata, raccontano di questo e altri mondi attraverso un rock che abbraccia lo stoner più duro intensificando i rapporti e i sodalizi estremi con una realtà che fagocita e divora. Fingere di essere è un approccio al rock più rumoroso farcito da testi importanti che affondano le proprie radici all’interno di una musica che diventa importanza e afferma la propria appartenenza grazie a canzoni, pezzi che si rispecchiano prepotentemente negli anni ’90. Se a prima vista l’operazione sembra incentrata su di una musica che ricorda i primi Litfiba, il fragore di fondo fa pensare ad un’intelaiatura più solida e strutturata, nella ricerca costante di comunicare emozioni e vita. Pezzi come Verba volant, Nel blu, Assenza, Lontano, Pioggia fredda raccontano di uno stato interiore che inevitabilmente rispecchia quello che viviamo, raccontano di questa e altre vite da analizzare, comprendere e prepotentemente scagliare al suolo come non ci fosse un domani.


GC Project – Face the odds (SlipTrickRecords)

Generi che si amalgamano e si fondono dando vita ad un’opera che ha il sapore della letteratura moderna, varia e intricata, ma sempre leggibile da più punti di vista e costantemente ricercata, di quella ricerca che non è un semplice mettere in mostra le proprie capacità o attitudini, ma è un vero e proprio smarcarsi dai preconcetti e dal già sentito per unire le corde dell’animo e dare vita a qualcosa di nuovo ed esaltante.

Giacomo Calabria nel suo progetto ci regala tutto questo, ci regala l’ambizione del tempo passato e la voglia di mettersi in gioco tra un hard rock sincero, passando per un prog a riscoprire le bellezze italiane degli anni ’70 fino ad arrivare ad una fusion in costante equilibrio con un blues sporcato di heavy metal.

Profondamente legati, tutti questi stili si concentrano nel rievocare i fantasmi di un tempo, nel passaggio chiaro scurale di una notte che è buia e misteriosa, da Hold on a Never again ci sono deserti di solitudini a ricreare una costante ricerca con il nostro io, tra tecnicismi assoluti e tanta, vera sostanza.