Are you real? – Songs from my imaginary youth (Sisma/Dischi Soviet Studio)

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Poesie crepuscolari che attingono la propria vitalità nei sogni dell’infanzia e tra le cuciture della pelle, tra gli amori lontani e quelli vicini, raccontando un’esigenza nel ricreare ambientazioni folk in un indie rock che punta alto e si lascia trasportare dalla potenza dell’elettronica mai conclamata, ma piuttosto utilizzata come punto d’appoggio esistenzialista per futuri radiosi e nuove possibilità alla ricerca della propria anima, persa nel viaggio, persa nell’errare che ci caratterizza e ci contraddistingue in vellutate composizioni che si lasciano apprezzare, ammirare, coinvolgere e allontanare per poi ritornare in passi capaci di riscoprire una bellezza fatta di canzoni eleganti come l’apertura Song for a stranger, Behind your eyelids o I kissed Alice, per un disco, quello del veneziano Andrea Liuzza, in arte Are you real? che sa scavare nelle profondità dell’animo umano, desertificando l’inutilità del momento e consegnando a noi ascoltatori nove tracce fatte di purezza e veridicità che si respira, si percepisce e ammalia di luce e colore un pomeriggio grigio qualsiasi.

LaScimmia – LaScimmia (Dischi Soviet Studio/SISMA)

LaScimmia è fiori carichi di luce che si aprono al giorno che deve venire, è un concentrato di suoni che trasportano l’ascoltatore dentro a galassie stupefacenti e fuori controllo, non incasellabili in nessun tipo di genere perché i nostri uniscono con grande stile il rock più duro, alle ballate memorabili, dal grunge di Seattle all’idea creativa di unire tastiere e fare sentire un’elettronica di fondo soppesata e bilanciata, essenziale per contornare un genere privo di barriere, ma che si consuma al solo grido di una voce che denuncia, in ogni anfratto, il nostro vivere.

E’ un disco questo sulla disillusione, scimmie e pesci antropomorfi a cercare la strada o un messaggio nell’alto da seguire, in bilico tra ossimori e figure metaforiche che spiazzano e mettono al tappeto già dal primo pezzo Galassie e deserti figlio di verdeniana memoria e ricco di quel tripudio animalesco che per certi versi caratterizza l’intero album, senza però tralasciare la vera poesia in pezzi come Il mare o il singolo Fiori Nuovi.

Mutevole e cangiante, pieno di fascino e d’atmosfera questo disco dei trevigiani LaScimmia conquista al primo ascolto, conquista perché è vero e reale, è possibilità, rivincita e bisogno di durare nel tempo.