Sir Rick Bowman – A quiet life (New Model Label)

Una vita tranquilla è l’insperabile idea di tutti noi esseri umani abbandonati al suolo dallo scorrere dei giorni, noi esseri così difficili e poco comprensivi nei confronti di un qualcosa che sta cambiando, ma che non sappiamo ancora interpretare, alla ricerca di un suono, una voce, una parola, che ci renda unici e importanti.

I Sir Rick Bowman, al secondo album, amplificano la lezione del brit pop d’oltremanica per aggiungere al costrutto musicale una parte elettronica che amplifica le vedute e rende il tutto di ampio respiro, percependo un’internazionalità che tocca i primi Coldplay di X&Y fino agli Oasis per come gli abbiamo conosciuti, rendendo la proposta non del tutto  originale, ma sicuramente frutto di studio e applicazione sul campo, una proposta che porta appresso l’idea di rinnovamento che la musica rock può veicolare a sé grazie alla tecnologia digitale e all’uso continuo di un’elettronica ben ponderata.

La band toscana si muove molto bene già nell’apertura Otis fino alla notevole Black Horizon che chiude il disco, passando per la title track avvolgente e intima nel suo piccolo splendore, tra esercizi di stile e altri brani che si aggrappano al filo dei ricordi e degli amori scomparsi.

Un album sincero e voluto, che riassume l’idea in parte compiuta da gruppi come gli Starsailor, di dare un tocco di rinnovamento ad un genere che negli anni ’90 andava per la maggiore, un gruppo, i Sir Rick Bowman, capace di sempre nuove evoluzioni per soddisfazioni, mi auguro, continue.