Selfishadows – Step On (Factum Est)

Progetto alquanto originale quello che si propone la Jestai Records: creare un nuova, piccola etichetta che riesca a produrre band ancora meno commerciali della casa madre e dando un senso, necessario dico io, al disco in sè, valorizzandolo con tirature limitate di 60 copie ad uscita e avendo copertine disegnate a mano, stampate in serigrafia ed infine dipinte una ad una.

Perchè tuttimage0037-300x298o questo ci chiediamo? Per dare un senso ad una musica sempre più fruibile, per questo mordi e fuggi che non lascia il tempo di essere ascoltata e apprezzata.

La prima produzione di questa coraggiosa proposta è il disco di Selfishadows “Step on” che già da un primo ascolto si fa comprendere per il livello elevato di qualità e originalità.

In bilico tra atmosfere new wave e e ambient il progetto onemanband di Daniele Giustra è un rievocare continuo e ipnotico di concetti amalgamati da una struttura statica che evoca un continuo movimento, un fluire in divagazione di un lento vivere.

Un cantautore moderno quindi che si divincola dagli anni zero in maniera sublime e accompagnandoci in meraviglie sonore come in “Step On” on in “Hard”: sembra di ascoltare Bob Corn e Micah P Hinson in chiave elettronica.

“Memories” e “Time is near” sanciscono un finale emozionale da songwriter maturo e inaspettato.

Questo nuovo progetto di ampio respiro aggiunge una perla al panorama internazionale, dico io, perchè in qualche modo il tutto è ricondotto ad un filo di ricordi impreziosito da una proposta che va oltre i confini della nostra nazione.

Un grazie quindi anche a Factum est a Maria Teresa Regazzoni e a Marco Nicoli per aver creduto ancora che in Italia vince sempre e comunque la musica di qualità.