Autostoppisti del magico sentiero – Sovrapposizione di antropologia e zootecnia (New Model Label)

Autostoppisti Del Magico Sentiero

Passione per l’avanguardia e l’improvvisazione, ispirandosi liberamente al romanzo Le vie dei canti di Chatwin, nella ricerca costante e underground di un posto sostanziale e meraviglioso dove perdersi nelle sbilanciate arsure della vita in un contrasto simultaneo con tutto ciò che può essere orecchiabile, con tutto ciò che rende necessaria la scoperta sempre viva e costante di architetture sghembe, ma che amplificano le vedute, i paesaggi, il corso delle cose. Disco stranissimo quello degli Autostoppisti del magico sentiero. Disco acuto che tenta di muoversi imperterrito lungo le strade senza fine in un’apertura istintuale che raggruppa posizioni, energie e diventa veicolo pragmatico non di potere, ma piuttosto di libertà concettuale. Sovrapposizione di antropologia e zootecnica è un viaggio intorno al mondo. Un viaggio che parte da noi stessi e ripercorre le tappe dell’evoluzione umana seguendo schemi di vapore sulfureo di grande impatto emozionale. Un insieme di pezzi dichiaratamente e volontariamente diversi che colpiscono e non lasciano via di scampo.


Dorian Gray/Golem in Love – Moonage Mantra (Cassavetes Connection)

E’ un dolore soffocante che lacera e amalgama un rock che da anni è perduto e qui rivisitato, cancellato immagazzinato nel tempo e lasciato a sedimentare nell’aria, nell’etere circostante; è solo questione di abbracci mancati, è solo questione di speranza che esiste, ma tarda ad arrivare il tutto compresso e divincolato in un disco che ha il potere di risistemare le cose, il settimo disco, quello dei Dorian Gray che evolve ad un certo punto, durante l’ascolto, nella creatura Golem in Love ad arricchire di mistero e fascino una formazione che la dice lunga e sa ancora raccontare di questi giorni, degli amori mancati e dell’ineluttabilità nei confronti del mondo che avanza, dei nostri cambiamenti e di quel bagliore laggiù in fondo che a fatica possiamo ammirare per sorprenderci ancora. La parte Dorian Gray sa di rock, di profondità alla Nick Cave e di cantautorato velato e dichiarante, la parte Golem in love si lascia invece ad un cantato inglese che sa di internazionalità lisergica e a tratti psichedelica in un acustico mondo di orpelli elettronici caldi e avvolgenti per tracce che nella loro complessità sanno di sperate attese, di importanza nel raccontarsi e di verità in grado di venire a galla oltre la quotidianità mediocre imperante. Nota a margine la copertina misteriosa del fumettista Marino Neri e il booklet ricco di disegni e immagini di altri illustratori come Davide Toffolo, Gildo Atzori, Ausonia e Andrea Bruno ad implementare maggiormente il valore intrinseco dell’opera stessa.