March Division – Rain Empire (Prismopaco Records)

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I March Division ci hanno abituato bene con questi dischi dal sapore spaziale, ma con i piedi ben appoggiati al suolo. I March Division, collettivo milanese al terzo disco, costruiscono architetture simbiotiche che legano l’etere circostante ad improvvisazioni che risalgono gli abissi elettronici di una coscienza in dissoluzione partecipando alla creazione di un nuovo mondo, di una nuova sfera capace di far girare ordini precostituiti e sperimentazioni  in grado di colpire pienamente il bersaglio designato. Rain Empire è un disco cupo, un album di synth pop oscuro che affonda le proprie radici all’interno di una città malata, all’interno di una piovosa evoluzione del tempo che non tradisce, ma che piuttosto si sofferma nel raccontare amori e disillusioni di questi tempi il tutto all’interno di una cornice a tratti asettica, a tratti completa e disturbante. Rain Empire permette all’ascoltatore di passare con facilità dalla traccia d’apertura Shake me Gently fino a U.F.O. raccontando gli umori di una generazione con gli occhi al futuro, ma persa completamente in un passato musicale che non tornerà più.