Punkillonis – Eclissi (Pick up Records/Bella Casa music/Punkillonis)

 

Non c’è nulla da dire, qui ci troviamo davanti ad una evoluzione del punk nostrano che riprende in gran parte temi già conosciuti e li trasforma all’interno di una realtà, quella italiana, che non da scampo, che non concede.

Ecco allora che la rabbia va gridata, quasi fosse una continuità cercata e voluta con gruppi come CCCP e i primi Skiantos, una prosecuzione naturale del turbinio politico e sociale che innescava canzoni e tremante si faceva portavoce di una generazione e di un male di vivere.

I cagliaritani Punkillonis sono molto conosciuti in terra d’origine e dopo due cd alle spalle e numerosi concerti, condividendo i palchi di numerosi artisti del calibro di Linea 77, Meganoidi e Derozer, si cimentano nella terza prova da studio confezionando il riuscitissimo Eclissi.

Disponibile anche in vinile, il disco parla di percezioni e decadenza, di luoghi del buio e di caparbietà, un’immane ricerca del giusto, del vero, di una libertà che non solo è propria di questa musica, ma deve essere costante ricerca all’interno di ognuno di noi.

Ecco allora che il singolo Dove gira il vento lo troviamo a chiudere il disco mentre in mezzo ci sono i Ramones, i Clash di Sandinista e tanto sapore amaro nel tempo che se ne va, un tempo che per i nostri non deve essere perso, anzi deve essere raccolto, vissuto e impreziosito da attimi di vita; per il resto lungo i 16 brani si ascolta tutta musica ben suonata e strutturata, non c’è altro da aggiungere.