Vea – Posto Fisso (Autoproduzione)

Ironica e arrabbiata Vea partorisce un disco che parla di quotidianità a non finire attraverso una musica d’insieme  che si espande in un EP di sei tracce dove le questioni di ogni giorno si fanno presenza costante nel raccontare una parte personale di vita che in qualche modo ci riguarda da vicino. Le funamboliche interpretazioni vocali fanno da contraltare ad una base ritmica e strumentale davvero interessante che non si ferma al già sentito, ma piuttosto incasella attimi originali che tralasciano gli assoli classic rock per imbrigliare il tutto in un’indipendenza di fondo davvero interessante sotto molti punti di vista. La figura della donna centrale quindi da Mobbing fino a Tutto di me passando per pezzi come Lobotomania e Party è essenziale per capire la poetica della nostra Vea. Canzoni strutturate e ben congegnate danno valore a significati odierni, cercando uno spiraglio di luce dominante dove luce non c’è in una profonda comunione con i sentimenti che aleggiano nell’aria e trasformano la vitalità espressa in concetti chiari e del tutto condivisibili.