Pino Nuvola – A fronte praecipitium, a tergo lupi (Pipapop Records)

Sopraffini momenti acustici che intensificano le metafore di una vita intera incapsulate all’interno di un volere/potere che gioca con il fattore dell’autonomia all’interno di scatole ermetiche quotidiane intrise di bellezza e meraviglia da scoprire. Una sorta di disco concetto costruito attorno a sonorità e architetture che sanno ricreare un senso di costrizione e di libertà, un ossimoro decentrato fatto di sogni e speranza da raggiungere. Il camoscio e il salto per fuggire dai lupi, la scelta, il pensiero astratto oltre la ragione, la chiave di volta per tutte le ambizioni necessarie. Pino Nuvola suona fingerpicking, ma utilizza anche accordature aperte. Una ricerca costante, in equilibrio, un modo diverso di essere attuali nel presente senza dimenticare il passato. Creato da Pino Nuvola, all’anagrafe Stefano Durighel e registrato, mixato e masterizzato da Tommaso Mantelli, uscito per Pipapop Records, A fronte praecipitium, a tergo lupi è un album fatto di costrutti e sensazioni, un cerchio concentrico da cui partire per dare un senso diverso alla parola libertà.


Capitano Merletti – Medusa (Pipapop Records/Beautiful Losers)

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Un Samuel Ervin Beam nostrano in grado di utilizzare, con passione unica, uno stile folk impreziosito da una psichedelia ben suonata e pensata pronta a stupire e a condensare, in un unico, lungo disco, ponti che collegano il passato con il presente, gli anni sessanta e la scena americana dei primi duemila ad abbracciare l’introspezione nel costruire strutture intime di notevole pregio. Alessandro Antonel, in arte Capitano Merletti, è un autore che sa emozionare abbracciando stili in contemplazione e cercando, nella prosa, nella canzone, una visione d’insieme particolare, a tratti primordiale, ma ben condita da una solida base fatta di sperimentazione e stile classico, senza troppi orpelli, equilibrando le forze in gioco. Medusa è un album complesso, stratificato, verboso. Si apre con The summer is always new e termina con Sunday a stabilire un percorso, un diario di vita, un ciclo in perenne mutamento. Un insieme di pezzi in stato di grazia che legano la malinconia al filo del ricordo, trasformando, il futuro che avanza, in un qualcosa che odora di leggera purezza.


Pipapop Corn Vol. 1 (Pipapop Records/Beautiful Losers)

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Edulcorate visioni pop all’interno di un folk da cartolina sdoganato e riflesso nella terra d’Albione e impresso in un certo qual modo oltreoceano capace di ritagliarsi un posto d’onore tra le produzioni alternative italiane. La prima compilation della giovane Pipapop, in collaborazione con la neonata Beautiful Losers di Andrea Liuzza, racchiude al proprio interno il meglio delle registrazioni dei gruppi raccolti sotto l’ala dell’etichetta veneziana e sprigionati per l’occasione in un volume uno che sembra uscire da un album sperimentale dei Beatles tanta è l’eterogeneità proposta, tanta è la bellezza di un mondo ben calibrato e ricco di visioni psichedeliche e senso inquieto per il futuro. I nomi sono tanti e citare canzoni rispetto ad altre sarebbe riduttivo. Ciò che ne esce è un bisogno essenziale di ampliare i propri paesaggi interiori, un senso implicito e capovolto di costruire dall’oscurità caleidoscopica un mondo di colori a tratti sorprendente, tenendo sempre presente il sentiero da seguire, la fotografia da mettere a fuoco oltre la dissolvenza. 


Per saperne di più:

http://pipapop.com/artists-grid-boxed/