Davide Solfrini – Ultravivere (New Model Label)

Davide Solfrini - Recensione - ULTRAVIVERE (Cantautore, New-Wave,  Alternativo)

Ballate antropologiche che si stagliano all’orizzonte intessendo trame di strumenti in evoluzione che accompagnano capacità di attingere dai vissuti un posto di cielo da occupare. Il nuovo di Davide Solfrini convince per eterogeneità raccolta coagulando elementi del passato con qualcosa di più naturale e contemporaneo. Ultravivere è una parabola ascendente della nostra società. Gli elementi costitutivi del disco instaurano bagliori da ricercare negli spazi di vita sovrapposti e nei continui elementi di innovazione autorale portati ad esempio nell’intera produzione. Melodie di facile appeal come in Smontati la testa, Ultravivere e Terra straniera lasciano il posto all’introspezione d’autore in pezzi come Un pescatore e Aria diversa. Un rock che incrocia la new wave e colora di nero un mondo dove i colori non sono sempre necessari. Il disco del nostro riesce nell’intento di raggruppare in musica un pensiero che ascolto su ascolto si fa sempre più vivido e reale.


Gappa – Passeggeri (Private stanze/New Model Label)

GAPPA - Passeggeri - Radiocoop

Delicata introspezione d’insieme che sfiora in modo leggiadro, sincero e composto il mondo del disagio psichico attraverso un intelletto sopraffino in grado di garantire introspezione, apertura, empatia e profondo rispetto nei confronti di un universo spesso dimenticato. Il cantautore psichiatra Gaspare Palmieri ci regala una prova matura e ricca di personale visione delle cose. Un disco dove il cantautorato diventa punto necessario e l’insieme di un blues aperto alla musica d’autore rende importante la riflessione aprendo allo spazio tempo che ci troviamo ad affrontare e raccontando vicende che fanno da base alla strada da percorrere. La caverna diventa apertura, passando per la bellissima title track, Gregor Samsa, Nei cieli di Modena in una folle visione che si apre alla normalità. Passeggeri è un disco complesso. Un album segreto, nascosto e nel contempo aperto alla riflessione. Un album sincero e proiettato in questo e altri tempi.


Umberto Ti. – Non credo basterà (New Model Label)

UMBERTO TI. - NON CREDO BASTERA' [RECENSIONE] - Primo Ascolto

Coadiuvato dalla presenza costante di Giuliano Dottori, il nuovo EP del cantautore padovano Umberto Ti., dopo la fatica dello scorso anno Alaska, racchiude al proprio interno una costante ricerca silenziosa di un mondo in divenire, in costruzione perenne che riesce ad abbracciare suoni mediterranei, world music con l’accento ad una musica d’autore che riesce ad affondare le proprie radici nel cantautorato d’oltre manica in un sodalizio costante con un suono ricercato, espresso e sicuramente mai banale. Non credo basterà ci racconta di un mondo in dissoluzione. Parla con voce esterna dei problemi di questa e altre vite. Lo fa in maniera diretta con una poetica che trascina. La ricerca delle parole è complementare al bisogno di comunicare e ciò che ne esce è il tentativo di legare natura e uomo in un sodalizio da recuperare dopo aver perso le proprie coordinate. Cinque pezzi più una traccia fantasma a regalare ancora qualcosa per un album colorato e ricco di accenti e intenzioni nuove ad inseguire possibili scenari in divenire.


Lalla Bertolini – Lo straniero (New Model Label)

Lalla Bertolini – Lo Straniero – dal 27 marzo 2020

Suoni scarni e profondi che implementano l’attesa e diventano storia intrisa di significati da raccontare. Una storia delicata, tante volte violenta, ma sempre e comunque pregna di radici e di ancore di salvezza, di porti sicuri da raggiungere e fiato da raccontare. Il disco della cantautrice romana, Lalla Bertolini, racchiude al proprio interno un vento di cambiamento che si affaccia al mondo della canzone d’autore affondando i propri pensieri all’interno di un tempo che non c’è più, all’interno di un mondo in dissoluzione che ritrova speranzoso il proprio punto di svolta, il proprio obiettivo, il proprio senso di appartenenza con una terra cambiata, divelta, mai più la stessa. Canzoni significative come ‘923, Il bramino, Bob Dylan, La matta diventano denuncia, si fanno narrazione e lasciano l’ascoltatore all’interno di una bolla d’aria fatta di vissuti e sostanza da condividere per un disco che nella sua omogeneità di fondo riesce a colpire grazie ad arrangiamenti essenziali e parole capaci di scavare nelle nostre vite.


Simona Armenise featuring Ares Tavolazzi – Haso No Chikuseki /Lotus sedimentations (New Model Label)

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Giappone, Oriente, ponte di passaggio, passato futuro, decostruzione e costruzione, bisogno atipico di imbrigliare momenti che non torneranno attraverso un album di chitarre ed elettronica, un album sospeso a ripercorrere una via, a ripercorrere paesaggi crepuscolari di notti malinconiche e intrise di poesia. Il nuovo di Simona Armenise coadiuvata dal grande Ares Tavolazzi racchiude un sentimento composto e mai celato per un Oriente dipinto grazie a consistenti pennellate di sperimentazioni che ricercano un proprio karma, un proprio modo si seguire la realtà attraverso l’uso dei numerosi strumenti capaci di dare significati maestosi e completi ad un insieme di tracce delicate e meditativa. Ciò che ne esce è un disco complesso che ricorda le elucubrazioni di Luigi Turra attraversano uno spazio tempo mai definito che abbraccia l’aldilà grazie ad una musica costruita, vissuta e quantomai vitale.


The Fence – Everyday (New Model Label)

album Everyday - The Fence

Primo lavoro di lunga durata per i The Fence alle prese con un disco capace di imbrigliare nella facilità del pop elementi cardine di un rock d’oltremanica e d’oltreoceano in grado di partecipare attivamente alla creazione di mondi incorporati all’interno di altri mondi. Everyday è un disco che suona immediato e interiormente condiviso, un album capace di creare immagini che vanno oltre una poesia metropolitana e nell’oscurità mescolano luce, mescolano bagliori ed escono da tinte darkeggianti per creare un insieme musicale che ricerca una propria via da seguire, una propria strada da percorrere. Prodotto nella sua complessità da Tommaso Mantelli Everyday si sposta egregiamente attraverso numerosi territori. Ciò che ne esce è un album che trova, nella maturità stilistica, sensazioni da catturare ascolto su ascolto per soddisfazioni in divenire.


Belzeboss – L’ora dell’acquario (New Model Label)

Cantautorato senza peli sulla lingua che parla a gran voce di una quotidianità criptica e separata da ogni qualsivoglia forma di perbenismo in un tessuto sociale da ricomporre e da far nostro. Il disco di Belzeboss, all’anagrafe Paolo Capetta, consolida un amore verso un racconto, verso la prosa, verso una protesta che diventa parte di un abisso da esplorare e si rifà inevitabile al mondo circostante attraverso una canzone d’autore poderosa e sporcata da un blues sempre pronto ad accendere, sempre pronto a regalare emozioni pezzo su pezzo. Il disco, prodotto da Alberto Nemo che lo vede protagonista anche degli arrangiamenti, è un viscerale impianto di bisogni che produce sudate cosmiche ben proiettate in questa nostra vita. L’ora dell’acquario è un album per chi è alla ricerca di un’immediatezza contaminata e ricca di rimandi, ma altamente corrosiva e mai amante delle mezze misure.


Artura – Massive scratch scenario (Matteite Records/New Model Label)

album Massive Scratch Scenario - Artura

Disco che ricerca sperimentazioni elettroniche e psichedeliche cadendo all’interno di una generosità d’insieme sovrapposta e mirante oltre il confine in un’attesa simultanea che scardina pensieri e rinvigorisce anime e speranze. Il nuovo degli Artura, ad un anno da Drone, intensifica quel rapporto tra uomo e macchina attraverso un uso di un’elettronica che diventa ricerca, diventa sogno e parallelismo d’insieme per un insieme di pezzi che campionano voci e ributtano al suolo una circostanza necessaria per comprendere al meglio le forme costruite. Massive scratch scenario è un disco complesso e davvero unico nella sua totalità. Non cede alla massificazione, ma si migliora ascolto su ascolto. Le sovrapposizioni sonore ricreate aprono a spazi siderali e da Smell fino a Koko i nostri camminano sulla strada impervia della novità perpetua con uno stile, una classe e una vivacità elaborata e unica.


Il dinosauro e i manichini – Il dinosauro e i manichini (New Model Label)

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Una sorta di cantautorato sghembo che non si chiede troppo, ma in grado, incontrastato, di parlare in modo vivido di fatti e avvenimenti che accadono e che non si possono fermare, avvenimenti leggeri che diventano importanza quando dobbiamo parlare di circuiti emozionali che si interpellano, si fanno domande sull’esistenza che affrontiamo, su ciò che ci aspetta oltre la nostra porta di casa. Il disco di Il dinosauro e i manichini racchiude significati criptici e tanto bisogno al mondo di gridare uno stato di appartenenza, una sensazione che va oltre le mode del momento, uno sfogo personale costituito da note d’autore intensificate canzone su canzone, pezzo su pezzo ad intrigare e a tentare di far capire i significati nascosti celati all’interno di una poetica mai banale, ma piuttosto carica di significato. Andrea Campostrini, assieme agli altri manichini, come Alessandro Bussola, Alberto Nemo ci consegna un esordio che nella sua complessità suona davvero bene.


L’avversario – Sangue, sangue (New Model Label)

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Ci si ispira a Sartre, Schopenhauer, Thomas Ligotti in questo lavoro, carico di oscurità e passione, di Andrea Manenti in arte L’avversario in grado di condensare canzone d’autore e teatralità in un unico disco. Sangue, sangue racchiude l’inferno che viviamo tutti i giorni, un mondo da cui difficilmente potremmo fuggire. Il disco del nostro risponde a domande esistenzialiste parlando in modo impattante e unico grazie ad una ricerca linguistica che affonda le proprie radici nella filosofia, nella letteratura in una continua lotta per sconfiggere il magma che ci troviamo ad affrontare giorno dopo giorno. Andare oltre la nebbia, alzare lo sguardo, abbandonare i movimenti perpetui sono solo alcuni dei temi trattati in queste canzoni pregne di esistenza intensa. Dalla title track, passando per La città sta male fino a Non voglio più niente il disco di Andrea Manenti diventa ricerca essenziale e sentita di un posto nuovo nel mondo da occupare, diventa realtà da scardinare in ogni nostro istante.