Condensare in un disco reinterpretazioni suadenti di Joe Henderson, Wayne Shorter e John Coltrane è un’impresa di certo non semplice che per l’occasione vede protagonisti Pietro Pancella, Giulio Gentile, Christian Mascetta, Manuel Callumi e Michele Santoleri, pionieri questi di una musica d’avanguardia ad intessere elementi che vanno a comporre mondi di un passato mai sopito. Jazz ricreato ad arte che trova nelle aspirazioni interiori un punto di contatto con uno stile che unisce e non disgrega, tentando di trovare una chiave di volta nel conoscere a fondo un universo non sempre comprensibile, ma tipicamente pregno di una bellezza senza confini per un risultato d’insieme magnetico ed elegante, deciso e ispirato, magicamente unico.