Dance floor closed – Top 10 (Music Force/Egea Music)

Top 10 - Dance Floor Closed - CD | IBS

Musica dance a raccontare di questa realtà tra sali scendi di spessore che ricoprono la pista, ricoprono l’etere di lustrini e luci per dare nuovo significato alla vita che stiamo vivendo. Il disco del duo toscano formato da Gianni Mini e Simone Serotti concentra l’attenzione all’interno di un mondo in continua evoluzione che qui, attraverso uno stile ridondante, ma di sicuro effetto, ci porta alla scoperta di un’elettronica fatta per ballare, fatta per pensare. Dance floor closed sembra parlare di questi tempi incerti, lo fa con un linguaggio sincero inglobato nella quotidianità. Dieci pezzi più tre remix. Da Count on me fino a Best Decade troviamo un universo in continua evoluzione. Non un universo sognante, ma piuttosto un universo cangiante e finalizzato a stupire con gusto.


Max Casali – St3rzo (Music Force/Egea Music)

Terzo album per il cantautore romano che impacchetta per bene un disco che parla di quotidianità mai sopita e pronto a contrastare con le parole le debolezze di questo periodo in declino. Le canzoni di Max Casali si fanno tangibili e parlano, attraverso un’essenza naif, di tutto ciò che spesso lasciamo in disparte, delle nostre paure, di ciò che abbiamo vinto e di ciò che inesorabilmente abbiamo perso nella vita. St3rzo è un album verboso, fatto di prosa, quasi a superare il senso musicale. Pezzi come Segnali di noi(a), Bulli e rupe, Il de(re)litto perfetto, Il resto manc(i)a giocano con i termini, si sciolgono, aprono a nuove aspirazioni cercando sempre e comunque una propria strada da seguire, una via di ritorno dal frastuono di ogni giorno. St3erzo è un album semplice, ma nel contempo carico di spunti e di riflessioni che sottolinea ancora una volta l’importanza intrinseca e reale di un cantautore come Max Casali; un musicista capace di trovare, nelle curve della nostra realtà, il rettilineo vincente.


Collettivo casuale – Aria (Egea Music/Music Force)

Aria - CD Audio di Collettivo Casuale

Filoni di chitarre woodstockiane si incontrano per sfiorare l’etere di energia attraverso una musica acustica che si dipana dalla notte dei tempi e immacolata ci consegna le visioni di una nuova alba. Il collettivo casuale ci consegna una prova dalle tinte classiche, ma che custodisce al proprio interno una poetica visione di anima gentile che si racconta attraverso le vicissitudini del tempo, le vicissitudini che inglobano il nostro vivere e si adattano ai giorni che verranno. Dieci pezzi verbosi, pieni, a tratti improvvisati. Dieci canzoni semplici. Brani quasi da cantare attorno al fuoco per un risultato d’insieme non completamente convincente, ma sicuramente atteso e importante in una maturazione a venire.


Duo acoustic – Stop! (Music Force)

Due Acoustic - Stop! — Mondospettacolo

Metafore esistenziali si sovrappongono ad un bisogno sentito di percorrere la strada della vita attraverso sentieri, percorsi che imbrigliano una coscienza che diventa radice indissolubile con quello che ci portiamo dentro. Fingerstyle, loop, processi di sovraincisione si collocano oltre l’infinito per compiere una parabola ascendente verso il nulla migliore. Il disco dei Due acoustic parte da lontano, dalle nostre fondamenta appunto, per compiere un viaggio di introspezione capace di amalgamare stili differenti in una sorta di cantautorato jazz che concede spazi al blues e a momenti di raccoglimento perenne che ricordano la miglior musica d’autore per un risultato finale davvero originale. Anima quindi, voce e coraggio. Da Tu l’albero io il tuo fiore fino a Lost i nostri riescono a creare una sorta di immagine visiva che travalica il pensiero e si posa all’interno di un serale quadro notturno di fine estate.


Marco Nocera – Look ahead (Music Force)

Esce oggi, 24 settembre, "LOOK AHEAD" l'album dell'artista brindisino Marco  Nocera su etichetta Music Force - L'Ora Di Brindisi - L'informazione senza  compromessi

Elettronica di confine ben ponderata e accesa in grado di attraversare i limiti dell’attualità per proiettare l’ascolto all’interno di compartimenti dove sembianze e atmosfere sono parte essenziale di un tutto in dissoluzione. Bella prova questa per il nostro Marco Nocera, un disco che trasforma le sembianze di ogni giorno grazie ad una musica compatta e ben studiata, una musica totale che abbraccia il passato con sguardo liberatorio e concentrico attraversando indissolubilmente il futuro. Look ahead suona pulito, senza sbavature. La voce è ben calibrata, non propriamente originale, ma capace di comunicare emozioni geometriche, emozioni che creano spazi di realtà. Da Silent emotion fino alle varie extend version a comprimere una certa concentricità con la finale Still here, il nostro musicista riesce a dar luce ad un qualcosa di sentito e sicuramente pregno di un bisogno unico di comunicare emozioni.

Giuseppe Calini – Polvere, strada e rock’n’roll (Music Force)

Cosa possiamo dire di un musicista che è arrivato a costruire nella sua carriera indipendente diciotto dischi? Cosa possiamo dire di un musicista con una quindicina di Telecaster pronte all’uso? E ancora cosa possiamo ancora raccontare di un rocker a tutto tondo fedele alla linea oggi più che mai? Il disco composito di Giuseppe Calini, cantautore in rock che non ha bisogno di molte presentazioni, è un continuo ricercare vie percorribili all’interno di un’ispirazione importante che assottiglia sempre più il superfluo consegnandoci una prova dove passato e presente sono un continuo ricercarsi, un continuo venire alla luce. Sono dieci canzoni quasi improvvisate, cantate e suonate. Dieci pezzi capaci di uscire dalla penna della ragione per donare all’ascoltatore immediatezza contenuta nel classico della tradizione riuscendo a mantenersi grazie ad uno standard che non cerca voli pindarici, ma che piuttosto ambisce alla sostanza.


Amedeo Giuliani – Il viaggio di Chinook (Music Force)

Dieci nuovi pezzi per il nuovo di Amedeo Giuliani. Terzo disco tra rock leggerissimo e musica d’autore. Un suono autoriale che abbraccia i mondi scomparsi di De André e la polvere di stelle in ascensione di Francesco De Gregori per un risultato che ci porta a compiere un viaggio all’interno dei sentimenti umani, all’interno dei sentimenti dello stesso cantautore che per l’occasione ci regala una prova cesellata e ben costruita. Gabbia di vetro, Figlio di un’idea sono solo preamboli per l’apertura a tutto tondo di pezzi come Luna cubana, Artista di strada fino al naturale proseguimento costruito su canzoni come Non aver paura e Vorrei vedere il mare. Il viaggio di Chinook è un album che si lascia ascoltare abbracciando confini inesplorati e mondi possibili ancora. Un viaggio a tratti etereo e sognante, a tratti reale, concreto per un giusto compromesso tra linguaggio contemporaneo e linguaggio passato dove la poesia, ancora una volta, vince su tutto il resto.


Ernest Lo – Io so essere macchina (Music Force)

Io so essere macchina”, l'album di esordio di Ernest Lo

Cantautorato sghembo e mai sprovveduto, pronto alle intemperie di questo tempo e capace di soluzioni rocambolesche dove elettronica di uso e consumo ludico si fonde con testi mai banali ed efficaci. Il dischetto in questione ricorda una commistione tra Trivo e i Soerba in una psichedelia condita da sprazzi di realtà dove tutto gira intorno alle azioni quotidiane, alle azioni che ci fanno stare bene (e anche male). Io so essere macchina sa essere canzonatorio quanto basta per tracciare sul palcoscenico dell’esistenza una forma canzone intrisa di poetica da strada dove la nostra giornata è scandita da determinate esperienze, determinate forme espressive che qui ritrovano nella semplicità della parola la loro complessità, la loro vera natura. Ecco allora che Ssialaé, Errore 404, I gatti del borgo, Alla Coop, Talpe ubriache, la finale Bar Lume sono elementi inscindibili di un tutto in grado di oltrepassare il già sentito creando ponte insostituibile tra ironia e veridicità in una testimonianza reale di vita in continua evoluzione.


Aleco – Il sapore della luna (Music Force)

Poppettone ben confezionato che strizza l’occhio a forma cantautorali contaminate con il parlato a raccontare elementi, sprazzi di vita, nel palcoscenico interiore che ci portiamo dentro. Torna Aleco, all’anagrafe Alessandro Carletti Orsini, con un disco che parla di questa nostra realtà imbrigliata nella quotidianità disinvolta delle piccole cose. Una quotidianità che riscopre forme autorali leggiadre che non si chiedono troppo. Cercano nella forma canzone un espediente narrativo e parlano, attraverso un amarcord emozionale, dei nostri vissuti, dei nostri attimi che non torneranno. Ricordi quindi, malinconia e nostalgia sotto forma di poesia in musica allegra andante a creare una dicotomia dolce amara che ha il profumo delle cose migliori. Un disco per l’Estate. Quelle estati però che finiscono con l’inizio d’Agosto, quelle estati da bere in un sorso e sperare non finiscano mai. Da Preludio alla luna fino a Io sono eternamente felice il nostro ci regala fotografie autorali di un tempo che vive ancora nei nostri cuori.


GiuliaLuz – Cambio Canale (Music Force)

GiuliaLuz - Cambio canale — Mondospettacolo

Intraprendenti visioni di insieme abbracciano la leggerezza del cantautorato minimale in chiave jazz che affonda radici in anni e anni di studi e qui esplosi in una pacata bellezza in via di definizione. Racconti di una realtà che abbraccia e consola. Racconti mai sovrabbondanti, ma piuttosto piccole chicche fotografiche che rendono l’ascolto una piacevole osservazione contemporanea del mondo che ci circonda. La cantautrice romana GiuliaLuz, con il suo Cambio canale, sperimenta tecniche lasciando da parte la quieta introspezione, mettendosi a nudo e cercando, oltre la quotidianità, di dare vita a pezzi che sono sfoghi leggeri della propria anima. Oggi mi chiamo Giulia si fa emblematica scrittura per comprendere la poetica della nostra cantautrice. Brani come Flirt, Sale addosso, Due cose poi, entrano nel vivere e nelle sue sfumature fino al finale lasciato alla Ballata del mare che concilia e accoglie. Cambio canale è un Ep che apre le porte a una realtà intima e raccolta. Una realtà che riesce a raccontare, con semplici parole, le disavventure di questo nostro piccolo universo.