GTO – Go GTO go 1993-2023 (Music Force)

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Impressionante raccolta di brani a coronare trent’anni di musica imbrigliata negli anfratti di un vivere fatto di chiaro scuri, di tempeste da affrontare e di momenti da ricordare da qui a per sempre. I GTO regalano, a tutti i loro fan e ai nuovi ascoltatori, un insieme di canzoni tra le più caratteristiche della loro lunga carriera scavata nei palchi d’Europa e dell’Italia intera. Uno stile del tutto personale si affaccia nelle peregrinazioni del momento riuscendo ad incrociare folk e rock in una formula ampia e personale, costruita, per l’occasione, attorno ad un vivace progetto in grado di resistere alle intemperie di questo tempo. Non quindi una semplice selezione, ma un diario di vita da dove poter estrapolare un’immagine intensa e fondamentale di una band longeva e caratteristica nel dare un valore diverso alla musica suonata in Italia.


DeaЯ – DeaЯ Me!(Music Force/Egea Music)

DeaR Me!

Cantautorato sghembo e sperimentale recupera le visioni cocenti di un mondo lontano per attraversare l’etere e ammirare una poesia urbana che profuma del migliore Badly drawn boy nell’intascare, attraverso un vortice di emozioni altalenanti, una prova personale e capace di dare un tocco di originalità unica ad una realtà in fase di evoluzione. Il disco di Davide Riccio, in arte DeaЯ riesce ad assemblare parti vulcaniche e magmatiche per poi incanalare il tutto in flussi neuronali che meritano ascolti a percepire una poetica fatta di sogni e nell’onirica visione d’insieme riuscire a costruire pulsazioni che diventano motivo simultaneo con tutto ciò che ci caratterizza. Diciassette pezzi che diventano viaggio sonoro e di crescita tra le alte montagne da scalare del nostro vivere. Pezzi che parlano di visioni che vanno oltre il concepibile in un perpetuare momenti unici che forse, non torneranno più.


Claudio Milano’s end friends (La bobina di Tesla) – ManifestAzioni live 2011/2023 (Music force/Egea Music)

ManifestAzioni Live 2011-2023

Sperimentazioni in chiave live acquisiscono vigore e potenza nel condensare un suono che si sposa egregiamente con una world music fatta di vocalizzi altamente impattanti, suadenti e magnetici. Claudio Milano, grande ricercatore vocale, ci accompagna all’interno del suo mondo geometrico fatto di stanze dove le architetture vocali diventano parte essenziale e unica nel selezionare geometrie utili nel perpetuare significati che diventano sfaccettature preziose ad arricchire di sfumature necessarie un disco inglobato nel coronare una carriera rara e generosa. Sedici dischi all’attivo e quel bisogno sempre vivo di mescolare generi su generi senza confine alcuno. Un album che odora di libertà sospinta che trova, nei risvolti e negli anfratti celati, una strada d’avanguardia che ci può indicare la via.


Mobili Trignani – PopArticolare (Music Force)

PopArticolare

Suoni provenienti da un’altra galassia rincorrono uno sgangherato bisogno di appartenenza con la quotidianità che intensifica visioni e riesce, con gusto assai particolare, ad interiorizzare significati persi nell’età adulta che avanza. I Mobili Trignani confezionano un dischetto davvero interessante, pieno di rimandi ad un mondo che non c’è più che profuma di amarcord e capace di realizzare, in un solo istante, quel sensazionale ritorno ad un passato che ora, come non mai, è sempre più importante e di valore. Sembra un disco lo-fi altamente digeribile, ma in verità, nelle storie raccontate dai nostri, c’è un velo di solitudine e introspezione che rende la prova una sorta di perla grezza da preservare a dismisura. Un disco dove la parola ironia fa rima con bellezza e dove la semplicità del gesto riesce a colorare, in un solo istante, qualsivoglia giornata grigia che nasce e che cresce di fronte a noi.


ALECO – Gli amori alle stazioni (Music Force/Egea Music)

Una sorta di regalo natalizio da parte di ALECO che nella sua nuova prova invernale ci dona un album che ha il sapore di tutto quel tempo che passa e a cui non sappiamo dare un nome. Un disco di cantautorato moderno che non disdegna il passato, trovando, nelle inquietudini del nostro vivere, il senso dell’assenza, il bisogno sempre vivo di ricucire i rapporti perduti. Gli amori alle stazioni suona fresco e frizzante. Dentro a questo insieme di canzoni possiamo trovare una bellezza primordiale e genuina di musica d’autore che riesce a conquistare il cuore grazie ad una semplicità di fondo ben congegnata e ben scritta. Sfumature, sensazioni ed emozioni sono le armi necessarie per comprendere una poetica che non si risparmia e che trova in pezzi come la title track, I fantasmi, Bella, Occhi, un punto di svolta necessario e soprattutto carico di quella leggerezza improvvisa che ha il profumo del ricordo.


DeaR – Mon Turin (Music Force/Egea Music)

Mon Turin

Questo è un disco complesso e stratificato. Un album creato da una persona che non poteva permettersi un pianoforte e i suoi, allora, gli hanno regalato una chitarra. Un insieme di pezzi nati dopo dodici anni di gestazione che trovano nell’amore per Torino e per la composizione un parallelismo unico e un insieme emblematico di sfumature, gesti, momenti che non torneranno, forse, mai più. Sono le impressioni qui che contano e il lavoro fatto da Davide Riccio, in arte DeaR, è un insieme di ambientazioni sonore che spaziano da suono a suono, destabilizzando e perpetuando una completezza di fondo che stupisce ascolto su ascolto. Difficile da incasellare questo lavoro, ciò che traspare è una bellezza di fondo che si apre alla meraviglia e che trova, nel particolare mai banale, il senso più profondo di un viaggio senza fine.


Emanuele D’Alfonso – Musica sei (Music Force)

Musica sei

Disco costruito attorno a rivisitazioni in simultanea di pezzi che hanno segnato la storia della musica italiana. Emanuele D’Alfonso riesce a toccare le corde dell’animo grazie a pennellate acustiche che non ricercano virtuosismi, ma piuttosto creano una comunione di intenti attraverso l’uso della voce. Una voce capace di comunicare, capace di condensare, all’interno delle tracce proposte, l’amore per la musica, l’amore per la vita. Due inediti e dieci cover. Musica sei e Bambina mia sono la rappresentazione di un mondo che speriamo diventi territorio necessario per creare altri percorsi, nuove vie da seguire. Sicuramente buona l’dea di lanciare qualche proprio pezzo all’interno di un album prettamente fatto di cover. Speriamo in un futuro vicino di poter assaporare un disco di soli inediti per poter dare un giudizio più dettagliato e magari complessivo. Intanto buona la prima.


DeaR – Out of Africa (Egea Music/Music Force)

Dopo l’importante lavoro, recensito su queste pagine, New roaring twenties/Human decision required, torna DeaR, all’anagrafe Davide Riccio, compositore che trova nella metamorfosi interiore un punto d’attracco di sicura efficacia e bellezza. Out of Africa è un disco complesso. Un album che non si accontenta. Un substrato di sabbia, suoni, mescolanze a ricoprire il mondo per come lo conosciamo di sostanza vitale pronta a strabordare, pronta a rincorrere, dentro di noi, quel pezzo di cielo da interiorizzare e colorare. Un album che affascina, pregno di musiche. Un disco che trova nell’espressività del nostro sperimentatore un abbaglio per cercare una nuova strada, una via nuova di comunicazione in simultanea con gli stati d’animo del nostro io. La title track, I am from Babylon, Tigritude, Mozambique, Love of the solitude, No words again sono impressioni a comporre, nella tavolozza del continente primordiale, il nostro venire al mondo.


Dance floor closed – Top 10 (Music Force/Egea Music)

Top 10 - Dance Floor Closed - CD | IBS

Musica dance a raccontare di questa realtà tra sali scendi di spessore che ricoprono la pista, ricoprono l’etere di lustrini e luci per dare nuovo significato alla vita che stiamo vivendo. Il disco del duo toscano formato da Gianni Mini e Simone Serotti concentra l’attenzione all’interno di un mondo in continua evoluzione che qui, attraverso uno stile ridondante, ma di sicuro effetto, ci porta alla scoperta di un’elettronica fatta per ballare, fatta per pensare. Dance floor closed sembra parlare di questi tempi incerti, lo fa con un linguaggio sincero inglobato nella quotidianità. Dieci pezzi più tre remix. Da Count on me fino a Best Decade troviamo un universo in continua evoluzione. Non un universo sognante, ma piuttosto un universo cangiante e finalizzato a stupire con gusto.


Max Casali – St3rzo (Music Force/Egea Music)

Terzo album per il cantautore romano che impacchetta per bene un disco che parla di quotidianità mai sopita e pronto a contrastare con le parole le debolezze di questo periodo in declino. Le canzoni di Max Casali si fanno tangibili e parlano, attraverso un’essenza naif, di tutto ciò che spesso lasciamo in disparte, delle nostre paure, di ciò che abbiamo vinto e di ciò che inesorabilmente abbiamo perso nella vita. St3rzo è un album verboso, fatto di prosa, quasi a superare il senso musicale. Pezzi come Segnali di noi(a), Bulli e rupe, Il de(re)litto perfetto, Il resto manc(i)a giocano con i termini, si sciolgono, aprono a nuove aspirazioni cercando sempre e comunque una propria strada da seguire, una via di ritorno dal frastuono di ogni giorno. St3erzo è un album semplice, ma nel contempo carico di spunti e di riflessioni che sottolinea ancora una volta l’importanza intrinseca e reale di un cantautore come Max Casali; un musicista capace di trovare, nelle curve della nostra realtà, il rettilineo vincente.