Loop Therapy- Opera Prima (Irma Records)

Contaminanti, ammaglianti e abbaglianti.

Polvere di stelle che cade dal cielo per ricoprire uno strumento usato, vecchio , di legno lacerato, ma che incanta per disincanto; quello strumento pronto ad essere usato e accoppiato per esigenza a campionamenti in Miles Davis crashato per passare al funky, hip hop e alternative della migliore matrice.

Accoppiamenti singolari quindi si ascoltano con i Loop therapy che riescono con inspiegabile naturalezza  a tracciare una linea, un solco prezioso da dove poter attingere materiale per improvvisazioni infinite.

Si perché qui c’è l’elettronica, ma c’è anche il rap di strada, suonato con veri strumenti questa volta; c’è il dub, ma anche il free jazz con incursioni sonore degne della miglior scena americana.

Sembra di ascoltare, in questa Opera Prima, un rigore di fondo che in qualche modo contrasta e si accende a contatto con la polvere di un palco ammorbidito dal tempo e dalla stagionatura del palquet.

Un album che vede diverse collaborazioni come Bassi Maestro, Turi e Colle der formento ad impreziosire ciò che lo era già di per se.

Un raccolta di immagini che il solo ascolto in loop per giorni e giorni non riuscirebbe a stancare le orecchie più labili.

Ecco allora che il pregio di questa piccola opera monumentale sta nel fatto di poter raggiungere nuove menti e nuovi occhi rimanendo inalterati, senza scendere a compromessi, vivi.