Un disco di rock italiano, un disco che parla però di emarginazione e punti di sutura da dare alle ferite del tempo, a quelle ferite che potrebbero essere anche tranquillamente nostre, punti di sutura da dare al nostro cuore che tante volte non vede ciò che ci sta attorno.
I Leitmotiv ricreano l’idea del concept album partendo da un pensiero che parte dalla strada, dalla nostra parte più profonda, un passo nel baratro, in punta di piedi, per non cadere e poi inesorabilmente ci ritroviamo lì tra gli ultimi del mondo, ci immagazziniamo le immagini di Ad occhi chiusi per tentare di resistere, scopriamo che non abbiamo Niente da perdere sulle strade di Milano, quella città falsa di vizi e opprimente, dove piovono coriandoli e dove non abbiamo più nulla da perdere e allora il viaggio per riscoprirci Marinai di noi stessi in un vento tempestoso che stenta ad affievolirsi.
Dieci canzoni ben suonate dove tutto acquista un senso e dove la poetica criptica sfida un’idea di realtà che va ben oltre l’immaginazione.
Questo sono i Leitmotiv e questo è il loro mondo.