Legittimo Brigantaggio – Pensieri sporchi (Cinico disincanto)

Suoni distorti in decomposizione che si avvolgono in città che si muovono lente, lasciando gli abitanti in un’estasi continua, in bilico tra un indie rock e un brit pop inglese che si identifica per la prevalenza di testi in italiano che fanno da cornice al contorsionismo cosmico e classico che lascia un album intenso di immagini che si trasformano in piccole libellule in un bosco ricoperto di luce.

I “Legittimo Brigantaggio” confezionano una prova carica di sfumature, in debito forse con gruppi quali “Baustelle” , “Mambassa” e per sonorità alla “Sick Tamburo” in primis, ma che in qualche modo dimostrano il proprio marchio di fabbrica lungo le dieci tracce.

L’orecchiabilità è quindi un segno distintivo nel loro essere alternativi alla musica di ogni giorno.

Poco ci vuole direte voi ad esserlo, io invece mi accorgo che per far si che la trasformazione o la differenziazione avvenga si ha bisogno di una forte dose di personalità e questi cinque ne hanno da vendere.

Il pezzo “Elisa è bellissima” vede la presenza alla voce in duetto con Gaetano Lestingi anche di Andrea Satta dei “Tetes deBois”, mentre gli altri pezzi che si fanno strada sono racconti introspettivi di un’esistenza a rincorrere un sogno: ne è testimone la canzone-manifesto “Ipotesi reale”.

Un album che si fa riascoltare con una certa facilità, una prova che è il giusto proseguimento di un cammino ricco di piccole soddisfazioni, e noi, mentre la lumaca, sta procedendo verso una meta indefinita, non possiamo far altro che seguirla per vedere dove ci porta.