Atmosfere notturne deflagranti ad incamerare ciò che resta dei nostri spazi vitali, del nostro tempo, del nostro esistere sopra ogni cosa. Anfratti celati allo scorrere di un’energia primitiva incapsulata all’interno di particelle che lasciano spazio al nuovo che verrà in un vortice che diventa tentativo di creare una nuova canzone d’autore, una nuova sinergia con tutto ciò che ci appartiene. Il progetto Leda con la voce di Serena Abrami racchiude uno scrigno prezioso lasciato a sedimentare, lasciato alle stagioni, al nostro esistere. Le otto tracce proposte sono architettonicamente strutturate e magnetiche. A tratti stupiscono lasciando senza fiato sia per capacità compositiva generale, sia per bisogno emozionale di colpire ancora. Perla rara quella Tu mi bruci assieme a Paolo Benvegnù a confermare l’importanza di un progetto che ingloba atmosfere dark ad un rock alternativo davvero convincente.