Vuoti di memoria e di quotidianità sono riempiti attraverso una musica che tocca vertici di modernità grazie ai volteggi disincantati di un personaggio che ha prestato la sua presenza sia attraverso inediti da lui pubblicati, sia inglobando, nei confronti di altri artisti della scena indipendente italiana, un pensiero lucido e in continua evoluzione, capace di condensare elettronica e un tocco di personalità unica e mai celata. Franco Naddei, con il nome d’arte Francobeat, ci regala la quarta fatica da studio. Un viaggio sensoriale e asciutto fatto di parole, di movenze, di musiche che incantano per la ripetitività in loop e quell’essenzialità tipica di chi muove i fili di un progetto ben ideato, con un’anima e una direzione da seguire. Amour automatique mescola la musica afro con l’elettronica, le visioni jazz, l’ambient, l’underground da scoprire. La banalità è messa in un angolino e tutti gli elementi proposti concorrono a creare qualcosa di magico, a tratti anacronistico, ma nel contempo collocato prepotentemente nei nostri giorni. Sono dieci canzoni che si muovono su territori non troppo definiti. Se rinasco è il pezzo simbolo che più riassume l’intera elaborazione per un risultato d’insieme in grado di costruire una forma di libertà che non sente il peso del tempo.