Antonio Firmani – La galleria del vento (Libellula)

Acquarelli pop che illuminano la via in modo elegante e convincente assaporando l’istante e il momento da cartolina per polaroid indipendenti che portano con sé il sapore delle cose passate, il sapore delle cose migliori, in tinte pastello nordiche che irradiano calma e tranquillità nelle storie raccontate, nei bagliori vissuti, in attimi di introspezione sonora che vedono il cantautore napoletano Antonio Firmani, dopo l’ottima prova già recensita qui con i The 4th Rows, intascare un disco d’esordio solista molto più cantautorale del solito, a riempire la scena, a dare sostanza e nutrimento in pezzi che abbracciano un’internazionalità di fondo che accarezza il dream pop pur mantenendo una forte capacità narrativa, accogliendo il flusso positivo che convoglia ad arte e rende il quadro finale un concentrato di musica pop ricca di emozioni e suoni che si fa ascoltare, che scava leggera e ci trasporta nel vento e con il vento verso un mondo costruito attraverso la scatola aperta della nostra anima, dove la passione e i sentimenti sono alla base di una continua ricerca testuale che si fa arte in divenire in questa Galleria del vento.