Un emo post rock emozionale che contrasta le onde estive per regalarci una prova dal sapore internazionale capace di entrare in profondità tra chitarre pulite accompagnate dai distorsori americani che hanno segnato gli anni ’90, con impatto emotivo riconoscibile e altrettanta malinconia per un tuffo nel passato senza fine, ma con forti rimpianti.
June and the well è il progetto di Luigi Selleri, batterista dei Suburban Noise, ad affilare la scena con un ritmo emozionale e dilatato che attorniato da amici, si concede e realizza questo Gudiya che uscirà come 131° creatura dell’epica etichetta giapponese Waterslide Records.
Gudiya è il nome di una bambina indiana, vittima di abusi e soprusi, un modo diverso per concepire un’idea, un modo diverso per essere parte e raccontare di un mondo in distruzione e pienamente assorbibile; noi vittime quotidiane del potere, dei poteri forti, di quel distratto camminare verso il nulla, sotto i riflettori di un cielo azzurro invisibile.
Ecco allora che le canzoni prendono vita e si fanno narrazione per essere parti centrali di una creatura che vuole farsi sentire, che ha bisogno di esporre i propri limiti, ma anche le proprie potenzialità, tanta luce in questo disco, tanta speranza in queste 6 tracce, a partire dalla bellezza velata di Francis, passando per S-low con Matilde Davoli e il finale alla memorabile The Bend.
Un disco che ci porta a fare capriole infinite lungo i prati del passato, tra discese scomposte e verità celate, tra omertà che deve riaffiorare e raggi di luce pronti ad illuminare la scena, ridando dignità a ciò che si perde e certezza per un futuro se non migliore almeno diverso.