Jack Adamant – Unkind (AR Recordings)

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E’ un disco esplosivo il nuovo di Jack Adamant, un album che si specchia all’interno dell’abisso musicale targato ’90, un abisso esplorato a dovere da dove è uscita la migliore evoluzione musicale degli ultimi decenni. Unkind racchiude il segreto delle cose migliori. Tracce omogenee nel creare una sorta di comunione d’intenti con l’ascoltatore che riescono a ristabilire un senso profondo di condivisione capace di andare oltre le barriere di questo nostro tempo. I Placebo incontrano gli Smashing Pumkins in un album dal sapore alternative che racconta delle nostre fragilità, del nostro perenne stare in bilico in un universo decadente e pieno di luci che non brillano sempre di bellezza. Jack Adamant mette a nudo i propri sogni, i propri desideri, lo fa con la capacità e il senso di chi non ha nulla da perdere. Da A gap in the sun fino a All the way through il nostro memorizza l’attesa per dare vita a qualcosa di pienamente vissuto e sentito.


Jack Adamant – Lunch at 12 since ’82 (AR Recordings)

Disco solista che incasella rapporti e asseconda l’attimo in poesie acustiche ben suonate che rappresentano quasi un punto d’incontro, un punto di reale appoggio con la sostanza che imbriglia la luce per sperimentare momenti di vita in un percorso umano capace di raccontare e raccontarsi, un percorso che incrocia il cantautorato di Dylan e la voce di Brian Molko in una sperimentazione di arrangiamenti che vedono la chitarra prima su tutti creare contorni e dare un senso successivamente a sintetizzatori, alle volte troppo presenti, ma comunque capaci di creare linee melodiche di pacata raffinatezza. L’album di Jack Adamant è un piccolo spaccato di vita che raccoglie la bellezza del tempo che trascorre, sono cinque canzoni che partono dal momento, quel pranzo in famiglia puntuale dal 1982 e narrato con la semplicità di ballate acustiche intrise di velato mordente, da Easy to find fino a Without il nostro percepisce il momento e sente il bisogno di esprimerlo al meglio in un album che potrebbe essere e potrebbe farsi anticipazione di tutto ciò che verrà, tra strutture emozionali e lisergiche rappresentazioni della realtà.