Phototaxis – Neverlander (Interstellar Music)

Electro music da Israele per il quarto album dei Phototaxis, disco onirico e compresso in un’elettronica che si avvicina a suoni alquanto moderni e divincolati, suoni che si rendono tangibili fuori dal vapore dei giorni che passano per intercedere attraverso una musica d’insieme davvero estemporanea e sempre pronta a rimarcare la propria appartenenza in elucubrazioni esistenti nella nostra mente e pronte ad esplodere suadenti nel cerchio esistenziale di cui facciamo parte. Le dieci tracce di Neverlander rappresentano una terra promessa che si esprime dalle insistenze in punta di piedi della title track fino a convogliare nei ritmi di All eyes one e Salvation passando velocemente attraverso atmosferiche unioni a canzoni come Same Turn e la finale Annie the Ripper in un condensato di emozioni e passioni che si percepiscono nell’intera produzione proposta. Neverlander è un sogno ad occhi aperti di quelli però vissuti con cognizione di causa, una sperimentazione continua che trova negli appigli del quotidiano un senso profondo e si sforza in modo esemplare di trovare sempre e comunque nuove forme alchemiche di visioni d’insieme e di particolari da far emergere.

-FUMETTO- Abaddon – Koren Shadmi (Edizioni NPE)

Titolo: Abaddon

Autori: Koren Shadmi

Casa Editrice: NPE

Caratteristiche: 240×165 mm, orizzontale
cartonato, 272 pp. a colori/19,90€

ISBN: 9788897141709

Corridoi claustrofobici che rincorrono l’ansia, ottenebrati da una luce fioca e un azzurro pastello penetrante, capace di stabilire il senso tra reale e immaginato, in un’unica scossa collegata al risveglio, in un unico motivo, la storia di un uomo, incasellato in un Hotel, l’Abaddon, sperduto nel tempo e nello spazio, fuori da ogni forma e dimensione, autonomo in tutto e che ad ogni pagina grida il proprio senso di libertà in una narrazione fagocitante, affamata d’aria, pronta ad esplodere, pronta a segnare indelebilmente un cammino fatto di deliri dove il Lynch di Inland Empire si scontra con le metamorfosi di Kafka, in un domandarsi continuo attraverso i salti temporali, tra la guerra, quella guerra che cambia vite, fino alla perdita della memoria, fino alla perdita di noi stessi, un io da ritrovare prima che sia troppo tardi.

Koren Shadmi nato in Israele, fumettista dallo spiccato valore intrinseco, già conosciuto in Italia per l’opera Love Addict, con la sua nuova narrazione ci delizia in modo del tutto originale e contorto, facendoci attraversare un mondo fatto di personaggi strampalati e allo stesso tempo inquietanti, ben delineati caratterialmente, ma nel contempo creature aleggianti, disconnesse dalla realtà e frutto di un immaginato viaggio in un mondo che potrebbe essere l’aldilà; perentoria e categorica poi la divisione dei piani e delle vicende narrate anche se il tutto confluisce come un fiume di sostanza rosa nauseabonda a rimarcare un’idea di continuità, il filo rosso che lega le varie stanze, le varie camere e i vari appartamenti, fino ai corridoi infiniti che vedono il protagonista Ter districarsi in cammini senza fine.

La pin-up meravigliosa e turbata, il prepotente e lo scultore innamorato, passando per la culturista, i coniugi musicali e gli hippies di un altro tempo fino all’harem paradiso che convoglia l’incedere del nostro solitario eroe in una scoperta che ha il sapore di un film di Nolan e che trova nella sua concentricità un finale ineluttabile e destabilizzante, ogni tassello prende il sopravvento in un quadro puzzle camaleontico.

Questa è un’Opera con la O maiuscola, pubblicata in Italia dalla Edizioni NPE sarà disponibile dal 12 Maggio anche in tutte le librerie e fumetterie italiane, un racconto grafico degno di un’illusionista che ci fa comprendere, in fin dei conti, che morire è solo un passaggio, da una gabbia grande a una più piccola, nell’incedere del tempo, nei ricordi stretti dentro di noi.

Per acquistarlo ecco la pagina dell’editore:

http://www.edizioninpe.it/product/abaddon/